Il Piemonte raggiunge nel 2021, con 9 anni di ritardo, l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata a livello regionale, zavorrato dalle Province di Alessandria e Torino, rispettivamente al 62% e al 61%, con i rispettivi capoluoghi al 46% e al 53%.
Tuttavia continua la crescita dei Comuni Rifiuti Free (ovvero con una raccolta differenziata superiore al 65% ed una produzione di rifiuto secco indifferenziato inferiore ai 75 kg/abitante anno), che raggiungono quota 125 (erano meno di cinquanta solo tre anni fa). Si confermano due i Consorzi rifiuti free (il Consorzio Chierese per i Servizi e il Consorzio Gestione Rifiuti Medio Novarese), ovvero i consorzi con una raccolta differenziata superiore al 70% ed una produzione di secco residuo inferiore ai 100 kg/ab. Anno.
Sono i dati che emergono dal Dossier Comuni Ricicloni 2022 presentato questa mattina a Torino da Legambiente nel corso della giornata conclusiva della sesta edizione dell’EcoForum per l’Economia Circolare del Piemonte, appuntamento dedicato all’approfondimento e al confronto sui temi della corretta gestione dei rifiuti e delle buone pratiche di economia circolare a cui hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, università, mondo imprenditoriale e singoli cittadini.
A precedere la premiazione, in una tavola rotonda, si è discusso del PRUBAI ovvero il Progetto di Piano regionale di gestione dei Rifiuti Urbani e di Bonifica delle Aree Inquinate e per l’occasione abbiamo chiesto a Giorgio Zampetti (Direttore Generale di Legambiente) alcune impressioni sul PRUBAI.