La raccolta differenziata in Italia è in crescita nonostante le difficoltà dovute alla pandemia. Nel quinquennio 2016-2020 si è passati da una media del 52,55% ad una del 62,90%, con un progresso del 10,35%. Particolarmente rilevanti le accelerazioni avvenute in regioni come la Sicilia, dove in cinque anni la differenziata è cresciuta del 26,84%, il Molise (+26,22%), o la Puglia (+20,28%), che però partivano da percentuali molto basse e si attestano tuttora ben al di sotto della media nazionale. Sempre benissimo le performance di Veneto, Sardegna e Lombardia.
La fotografia emerge dall’XI Rapporto Anci-Conai sulla raccolta differenziata dei rifiuti aggiornati al 2020 (rapporto finale, slides di presentazione e infografiche), presentato martedì 4 ottobre nella sede nazionale dell’Anci insieme al nuovo Portale Open, che consente la libera consultazione dei dati su quantità e qualità dei rifiuti raccolti in tutti i Comuni italiani.
“In questi anni – ha detto il sindaco di Lecce e delegato Anci ai Rifiuti, Carlo Salvemini – la collaborazione tra i Comuni italiani e CONAI è cresciuta a livello quantitativo, con nuove convenzioni, e qualitativo grazie al sostegno alla progettazione garantito ai Comuni propri in vista degli interventi Pnrr che rappresentano una occasione irripetibile che siamo chiamati a cogliere”.
“Siamo molto felici di presentare l’undicesimo Rapporto della Banca Dati Anci-Conai: un punto di riferimento importante per il mondo della gestione dei rifiuti urbani”, commenta il presidente CONAI Luca Ruini. “Rifiuti che, oggi più che in passato, è importante vedere come risorse prodotte dalle nostre città, vere e proprie miniere metropolitane.
Tra le migliori regioni per la raccolta differenziata si trova come sempre il Veneto, con una percentuale che si attesta al 76,1%, al secondo posto la Sardegna, al 74,3%, e poi la Lombardia, al 73,3%. Tra le regioni meno virtuose troviamo la Sicilia (42,3%), la Calabria (48,1%) e il Lazio (51,8%).
I progressi più significativi si registrano comprensibilmente nelle Regioni che partivano da quote più basse, mentre i progressi meno significativi sono attribuiti quasi sempre a Regioni che già raggiungevano percentuali elevate. Così il Friuli Venezia Giulia cresce solo dello 0,82% in cinque anni (ma raggiunge il 67,94% di differenziata), la Campania dell’1,68% (raggiunge il 53,25%) e il Trentino Alto Adige (+2,29%), che tocca il 72,76%.
“L’Anci – ha spiegato Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale dell’Anci -, su espressa volontà del presidente Antonio Decaro, ha messo al centro del proprio lavoro la questione ambientale, del cambiamento climatico e della qualità di vita. Abbiamo scommesso su questi temi e destinato risorse importanti a migliorare la struttura tecnica dell’Anci in materia di rifiuti ma soprattutto” con il Conai “abbiamo stabilito e realizzato una straordinaria collaborazione tra pubblico e privato. Oggettivamente siamo all’avanguardia e un punto di riferimento in Europa. L’Italia non è omogenea ma sono ottimista perché il recupero maggiore” sul fronte della raccolta differenziata “viene dai Comuni che sono più indietro. Questo ci fa guardare con fiducia al futuro”.
Il portale Open
Tutti i dati della raccolta differenziata: dal vetro alla carta, dalla plastica all’alluminio, fino all’alluminio, all’acciaio, al legno e al compostabile. Un unico contenitore per fornire una fotografia aggiornata dell’impegno dei Comuni nella raccolta differenziata ed i corrispettivi economici a copertura dei maggiori oneri. E’ questo il fine ultimo di “Open”, il portale realizzato da Anci e Conai nell’ambito dell’Accordo 2020 – 2024. Accordo che, in coerenza con gli obiettivi sull’economia circolare fissati dall’Ue, con la sua struttura tecnica, ha supportato anche i Comuni nella presentazione di progetti a valere sulle risorse del PNRR, pari a 1,5 miliardi di euro per tale misura.
“Puntiamo a rendere trasparenti ed accessibili al pubblico tutte le informazioni relative alle raccolte differenziate ed ai corrispettivi erogati dai Consorzi di filiera, coerentemente con le più moderne regolamentazioni sull’accesso universale alle informazioni ambientali. Con questo spirito è già attivata on line una sezione Open del portale ANCI CONAI da cui sarà possibile accedere, liberamente e in modo semplice e intuitivo ai dati di raccolta differenziata e corrispettivi di ciascun Comune Italiano”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del portale e dei dati dell’XI Rapporto Anci-CONAI.
“Il portale open data sulla raccolta differenziata nei comuni italiani consentirà a tutti i cittadini di avere una fotografia chiara dei risultati conseguiti dal proprio e dagli altri Comuni in Italia e costituirà uno strumento importante per ricerche, studi e modelli che aiutino a progettare le azioni più efficaci per migliorare il sistema”, dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, delegato Anci per Energia e Rifiuti. “Con il Piano nazionale di ripresa e resilienza lo Stato ha finalmente investito adeguate risorse per la dotazione impiantistica, carente in particolare nel Mezzogiorno, per ricucire i divari che anche l’IX rapporto Anci CONAI certifica.