Il voto dei più giovani alle elezioni europee, che si terranno l’8 e il 9 giugno prossimi, potrà avere un impatto significativo sulle politiche ambientali del Parlamento Europeo. Questo il pensiero del WWF Italia, che attraverso WWF YOUng, la sua community under 35, sabato 1 e domenica 2 giugno è sceso in piazza “per mobilitare e parlare proprio agli elettori che per la prima volta andranno al seggio per rispondere ad un loro diritto e dovere”.
Sabato 1° giugno a piazza san Giovanni a Roma, lungo via Toledo e in Galleria Principe a Napoli e domenica 2 giugno sul lungomare Barcola di Trieste, alcuni giovani attivisti hanno incontrato i loro coetanei per raccontare il lavoro del WWF attraverso l’Osservatorio indipendente “Natura chiama Europa”in vista delle elezioni europee e promosso il manifesto “Mettere le Persone e la Natura al centro delle nostre politiche”, illustrando le 10 richieste del WWF per le elezioni europee su natura, biodiversità, clima, energia, agricoltura, finanza sostenibile. Con il suo Manifesto e le 10 richieste, il WWF propone ai partiti, ai candidati e ai cittadini di impegnarsi a raggiungere principalmente tre traguardi prioritari per il futuro del pianeta:
- Porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili
- Dare priorità alla Natura per garantire sicurezza e resilienza
- Non lasciare indietro nessuno nella transizione ecologica
Queste iniziative si inseriscono, inoltre, all’interno di un fine settimana di mobilitazioni in tutta Europa promosso da CAN Europe per portare i giovani al voto e che ha visto coinvolte molte associazioni in tutto il continente.
In tutte e tre le città, questa attività di sensibilizzazione del WWF YOUng ha riscosso molto successo. I giovani intervistati, che si sono detti molto preoccupati della crisi climatica in atto e soprattutto della leggerezza con cui i governi stanno affrontando questa sfida, hanno dichiarato di mettere al primo posto l’interesse per l’ambiente, e sono stati protagonisti di alcuni scatti con un cartellone in mano, dove era espresso il motivo principale per cui andranno a votare. Valentina- ad esempio-, per la prima volta al voto, ha scritto: “se non lo faccio io, lo farà qualcun’altro al posto mio”, mentre Maria ha una bimba di due anni e sogna un’Europa che protegga l’ambiente e di pace. Poche persone si sono dimostrate non interessate al voto e anche i diciottenni intercettati, che quest’anno per la prima volta parteciperanno alle elezioni, si sono mostrati entusiasti di potersi esprimere e consapevoli che se non voteranno e non sceglieranno, altri lo faranno per loro.