Secondo l’Osservatorio internazionale di Waste Watcher/Spreco Zero in estate gli italiano hanno dichiarato che la loro quota di spreco alimentare pro capite è passata da 595,3 a 674,2 grammi rispetto all’ultima rilevazione di Waste Watcher International risalente a febbraio 2022. Abitudini che costano annualmente agli italiani 9,2 miliardi, una stima basata sui parametri dell’agosto 2022, quando la ricerca è stata monitorata. Migliora il dato, però, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando gli italiani avevano dichiarato di sprecare 750 grammi a settimana.
Si tratta, in ogni caso, di un’indicazione parziale in quanto frutto di interviste a circa 9mila cittadini, per un campione statistico di 1000 cittadini di ognuno dei 9 Paesi nel mondo coinvolti. L’indagine ‘Food&Waste around the World’, infatti, analizza i comportamenti dei cittadini di Italia, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Sudafrica, Brasile, Giappone. Per il secondo anno, inoltre, il rapporto globale sul rapporto fra cibo e spreco ha una forte influenza italiana essendo firmato da Waste Watcher, International Observatory on Food&Sustainability e promossa dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il monitoraggio Ipsos. In vista della Giornata mondiale dell’Alimentazione, il World Food Day 2022 in calendario domenica 16 ottobre, l’indagine è stata illustrata a Roma mercoledì 13 ottobre 2022.
“Il nuovo Report internazionale vale come un ‘G9’ dello spreco – spiega il direttore scientifico di Waste Watcher International Andrea Segrè, fondatore della campagna Spreco Zero – Perché accanto al dato italiano, che dimostra elementi importanti come la ‘stagionalità’ dello spreco alimentare in ragione delle abitudini e delle diete che si adottano col variare dei mesi, i cittadini e gli operatori trovano i dati di altri 8 Paesi di tutto il mondo, dall’Asia all’Africa agli States. Un ‘tracciamento’ che permette di comporre la mappa degli stili alimentari sulla Terra, utile a tutti per migliorare il proprio comportamento e alle istituzioni per valutare misure concrete di sensibilizzazione e promozione dell’educazione alimentare a livello domestico e di filiera produzione-distribuzione del cibo. Con il World FoodWaste Report 2022 confermiamo il doppio binario dell’Osservatorio Waste Watcher: due indagini annuali, estate-inverno, per guidarci in direzione degli Obiettivi dell’Agenda 2030″.
Per quanto riguarda i dati sullo spreco alimentare nel mondo, sono Sudafrica e Giappone i Paesi più virtuosi: nelle loro case si spreca circa la metà rispetto all’Italia (324 e 362 grammi a settimana contro i 674,2 grammi degli italiani), mentre in Europa è la Francia il Paese più ‘attento’ con 634 grammi settimanali. Germania e Regno Unito svettano nel Vecchio Continente con 892 e 859 grammi. Negli Stati Uniti lo spreco è calcolato in 1338 grammi di cibo gettato a settimana, per quanto in lieve discesa (64 gr) rispetto al 2021. Il Brasile, per la prima volta monitorato da Waste Watcher, si posiziona al quarto posto complessivo nella ‘hit’ degli sprechi domestici, con 794 grammi di cibo gettato ogni settimana, sempre pro capite.