Rapporto Mobilità di Roma 2024: la Capitale è prima in Italia per mortalità stradale | allarme delle associazioni

Il Rapporto Mobilità di Roma 2024 conferma la Capitale al primo posto in Italia per mortalità stradale, con un preoccupante +25% di pedoni morti nel 2023. “Violenza e strage stradale continuano”, denuncia il Movimento Diritti dei Pedoni. “Non sono incidenti, ma conseguenze prevedibili e prevenibili”. Intanto, secondo gli ultimi dati di Asaps Italia (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale), da gennaio ad oggi il Lazio è di nuovo in cima alla classifica nazionale per le vittime. “Non si sta facendo abbastanza”, conclude il Movimento Diritti dei Pedoni

Stando al Rapporto Mobilità di Roma 2024, la Capitale è prima per mortalità da incidenti stradali

“A pochi giorni dall’uscita del nuovo Rapporto Roma Mobilità, in cui si segna un osceno +25% di pedoni morti nel 2023, lo scorso 14 aprile è stata investita e uccisa l’ennesima persona a Roma”, si legge su una nota dell’associazione Movimento Diritti dei Pedoni.

Quanto emerge dal Rapporto Mobilità di Roma 2024, infatti, è che la Capitale si conferma in cima alla classifica nazionale per la mortalità da incidenti stradali, mettendo in luce un quadro ancora troppo distante dagli standard di sicurezza auspicabili per una grande capitale europea.

Nel 2023 il tasso di incidentalità nella Capitale non solo non ha accennato a diminuire, ma in alcuni aspetti peggiora rispetto al periodo pre-pandemico. Roma si posiziona al primo posto per tasso di mortalità e al quinto per numero di ferimenti. La mortalità è in crescita del 2,4%, mentre i ferimenti calano leggermente (-3,8%). Tuttavia, è l’indice di gravità degli incidenti a far riflettere maggiormente: +6,4% rispetto al 2022, confermando un trend in peggioramento.

Particolarmente preoccupanti sono i dati relativi all’utenza fragile della strada, ovvero pedoni, disabili e bambini. I pedoni, in particolare, risultano i più colpiti: nel 2023 si sono verificati 1.959 incidenti con il loro coinvolgimento, pari a un tasso di 71 incidenti ogni 100mila abitanti. I decessi per investimento sono stati 55, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente (44 nel 2022). Di questi, il 60% aveva più di 65 anni, segnale chiaro della vulnerabilità degli anziani negli spazi urbani.

Il dato romano sui pedoni deceduti – 2 ogni 100mila abitanti – è in aumento rispetto al 2022 (1,6), pur restando lievemente inferiore alla media dei sette grandi comuni italiani (2,1). Anche il costo sociale degli incidenti è in crescita (+8,4%), un segnale economico che si somma alla tragedia umana delle vite spezzate e ferite.

A bordo dei veicoli, invece, sono i giovani adulti (30-44 anni) a essere maggiormente coinvolti, rappresentando il 22% dei deceduti e il 27% dei feriti. A Roma, l’82% delle vittime alla guida è di sesso maschile, un dato che si avvicina all’87% registrato nei principali centri urbani italiani.

“Violenza e strage stradale continuano – continua Movimento Diritti Dei Pedoni – perché da Gennaio a oggi 12 persone a piedi sono state uccise sulle strade di Roma e provincia e il Lazio, secondo i dati dell’osservatorio Asaps Italia, è di nuovo al primo posto“. “Non sono incidenti, ma prevedibili e prevenibili conseguenze. Non si sta facendo abbastanza”, conclude l’associazione.

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