Dopo due anni si è concluso il percorso del nuovo Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio (PPWR), che il 16 dicembre è stato approvato dal Consiglio europeo (qui i risultati delle votazioni). Presentato dalla Commissione per sostituire la Direttiva in vigore e aggiornare l’attuale quadro per gli imballaggi durante l’intero ciclo di vita, a novembre era stato licenziato dal Parlamento europeo nella sua versione finale. L’ultimo passo sarà ora la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale europea, prevista all’inizio del nuovo anno, dopo di che il provvedimento entrerà in vigore in venti giorni, senza la necessità di essere adottato dagli Stati membri. Per l’applicazione ci vorranno invece 18 mesi di transizione.
L’obiettivo ultimo del nuovo regolamento è quello di “ridurre significativamente la produzione di rifiuti di imballaggio fissando obiettivi vincolanti di riutilizzo, limitando alcuni tipi di imballaggi monouso e richiedendo agli operatori economici di ridurre al minimo gli imballaggi utilizzati”.
Le nuove regole prevedono obiettivi al 2030 e 2040 per una percentuale minima di contenuto riciclato negli imballaggi, che arriva fino al 65% per le bottiglie di plastica monouso, puntano a diminuire peso e volume degli imballaggi e ad evitare quelli non necessari. Tra le disposizioni c’è anche la riduzione delle sostanze preoccupanti, inclusa la limitazione di immissione sul mercato di imballaggi per alimenti contenenti sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) oltre determinate soglie.
In questo, sottolinea il Consiglio, i consumatori saranno aiutati nelle scelte dai requisiti di etichettatura, marcatura e informazione sulla composizione del materiale o sul contenuto riciclato.
Imballaggi in plastica monouso
Il nuovo regolamento introduce anche alcune misure che riguardano gli imballaggi monouso tra cui quelli per frutta e verdura preconfezionate di meno di 1,5 kg, le monoporzioni di cibo e bevande consumati all’interno di hotel, bar e ristoranti, i piccoli prodotti cosmetici e da toeletta monouso degli alberghi, i sacchetti di plastica ultraleggeri.
Riutilizzo
Il regolamento stabilisce inoltre nuovi obiettivi di riutilizzo vincolanti per il 2030 e obiettivi indicativi per il 2040. Gli obiettivi variano a seconda del tipo di imballaggio utilizzato dagli operatori (ad esempio, obiettivi vincolanti del 40% per gli imballaggi di trasporto e di vendita e del 10% per gli imballaggi raggruppati).
Secondo le nuove regole, le aziende da asporto dovranno offrire ai clienti la possibilità di portare i propri contenitori da riempire con bevande fredde o calde o cibi pronti, senza costi aggiuntivi.