Supportare lo sviluppo delle progettualità innovative delle utility e agevolare il confronto tra le imprese associate e le migliori startup verticali e di settore. Sono questi gli obiettivi del progetto Utilitalia Innovation, ideato dalla Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, che ha preso il via mercoledì 22 febbraio a Firenze con un evento incentrato sull’economia circolare.
Nei prossimi mesi verranno organizzati altri due convegni focalizzati sui progetti messi in campo dalle imprese dei servizi pubblici nei settori dell’energia e del ciclo idrico integrato, in vista dell’innovation day finale in programma a ottobre a Milano. In quella occasione i maggiori player dell’innovazione e alcune startup selezionate incontreranno le 450 imprese associate a Utilitalia, per verificare come le migliori soluzioni tecnologiche presenti sul mercato possano rispondere alle esigenze delle utility sui territori, per elevare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
“Le imprese dei servizi pubblici – spiega il vicepresidente di Utilitalia, Marco Patuano – sono protagoniste attive della trasformazione sostenibile e digitale che sta coinvolgendo i comparti dell’idrico, dell’ambiente e dell’energia. Con il progetto Utilitalia Innovation la Federazione vuole cogliere a pieno le opportunità di questa sfida, favorendo la diffusione delle migliori pratiche delle imprese su tutto il territorio nazionale”.
Come evidenziato dalla Fondazione Utilitatis, nel 2021 le utility italiane hanno investito 297 milioni in tecnologie quali gli smart meter, l’informatizzazione dei processi aziendali, il telecontrollo e lo sviluppo hardware e software per la gestione delle reti; gli investimenti in economia circolare sono stati più di 272 milioni, grazie ai quali il tasso di riciclo dei rifiuti differenziati è arrivato all’80,7%.
Oggi, in occasione del primo incontro dedicato alle innovazioni delle utility nell’economia circolare, sono stati presentati due progetti messi in campo dalle associate a Utilitalia. Alia Servizi Ambientali – il gestore di igiene urbana della Toscana Centrale che opera nelle province di Firenze, Prato, Pistoia ed area empolese, e soggetto promotore della nuova Multiutility Toscana dei servizi pubblici locali nata il 26 gennaio scorso – ha presentato un ambizioso progetto di digitalizzazione per efficientare la gestione dei servizi al cittadino. Lo sviluppo delle attività passa anche attraverso l’Internet of Things, lavorando alle interazioni tra mondo fisico ed applicazioni digitali per i contenitori stradali dedicati alla raccolta rifiuti ma anche per i dispositivi mobili in uso agli operatori su strada, allo scopo di essere integrate, nelle funzioni delle moderne smart city. Il gestore toscano sta sviluppando applicativi alleati dell’ambiente e dei cittadini, abilitando efficienze sui servizi di raccolta, maggiori servizi su richiesta, integrando sempre più il rapporto con l’utenza, cui garantire la possibilità di effettuare segnalazioni con un semplice click, averne il tracciamento e, a seguire, notizia dell’esito. Direttamente interconnesso con lo sviluppo digitale dei processi il progetto incentrato sulla sicurezza stradale, la sperimentazione di Mobileye Shield+Connect, un sistema di prevenzione delle collisioni, ad oggi installato in fase di test su alcuni mezzi operativi, progettato per offrire agli autisti che effettuano i servizi di raccolta un supporto tecnologico durante la guida.
Veritas è la società per azioni a capitale interamente pubblico che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nei 44 Comuni della Città metropolitana di Venezia e a Mogliano Veneto (Tv). Si tratta di un territorio di oltre 2.500 kmq, 900.000 abitanti e 50 milioni di presenze turistiche e pendolari, che ogni anno produce oltre 500.000 tonnellate di rifiuti, la stessa quantità dell’intera regione Friuli Venezia-Giulia. Il 73% di questi rifiuti è differenziato e, come certificato da Ispra, Venezia risulta ai vertici nazionale della differenziata sia per quanto riguarda la classifica delle Città metropolitane italiane che in quella dei Comuni con oltre 200.000 abitanti. Prima in Italia, Veritas traccia ormai da anni il ciclo di tutti i rifiuti raccolti: in questo modo i cittadini hanno la certezza del rispetto delle procedure e del corretto smaltimento, trattamento e destinazione di ogni frazione.