L’economia circolare si conferma come una delle tematiche prioritarie per l’Università degli Studi della Tuscia che nei giorni scorsi ha approvato in Consiglio di Amministrazione una convenzione quadro con il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) per lo sviluppo di tematiche congiunte negli ambiti della formazione e della ricerca.
Il CONAI è un consorzio senza fini di lucro cui aderiscono circa 760.000 imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi, la cui filiera costituisce uno dei principali ambiti di applicazione delle strategie per il passaggio a un modello di economia circolare, a livello sia italiano sia europeo. Il Consorzio è da sempre impegnato nello sviluppo di iniziative legate alla sostenibilità ambientale e riveste un ruolo primario nel raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero dei rifiuti, oltre che nella valorizzazione dei sette materiali di imballaggio: acciaio, alluminio, bioplastica, carta, legno, plastica e vetro.
“L’accordo appena firmato”, spiega il prof. Giuseppe Calabrò, responsabile scientifico dell’accordo per l’Università degli Studi della Tuscia, “pone l’accento sulla sostenibilità del packaging, con particolare focus sull’eco-design degli imballaggi come strategia prioritaria da perseguire per l’ulteriore ottimizzazione della filiera. Progettare in maniera più sostenibile gli imballaggi rappresenta la chiave di volta sia per la minimizzazione delle quantità di materiali utilizzati per la produzione di imballaggi, che per facilitare le attività degli stakeholders coinvolti nelle fasi di riciclo che potranno massimizzare le percentuali di materiale recuperato e destinato al riuso in una seconda vita”.
“La filiera del recupero e del riciclo dei rifiuti rappresenta un importante motore di crescita, che continuerà a generare occupazione” commenta il presidente CONAI, Luca Ruini. “Per questo è importante sviluppare competenze ampie e trasversali, che saranno sempre più importanti per chiudere davvero il cerchio. Ecco perché continuiamo a promuovere e sostenere percorsi universitari di studio e ricerca. La prevenzione, del resto, è una delle strade principali per passare da un modello lineare a un modello circolare: creare un imballaggio è un’attività molto più complessa di quanto si immagini, ed è proprio nella fase della progettazione che si definisce la maggior parte degli impatti che un pack avrà sull’ambiente nel corso del suo ciclo di vita”.
La convenzione quadro di durata biennale è intesa a stabilire un accordo di collaborazione bilaterale scientifica di studio al fine di: contribuire alla formazione di studenti e laureati; promuovere lo sviluppo di competenze attraverso la valorizzazione delle tesi e lo sviluppo di ricerche su argomenti di reciproco interesse. “Tale importante accordo”, aggiunge il prof. Calabrò, “getta le basi per l’avvio di attività curriculari e di tesi di laurea a completamento della formazione degli studenti dell’Università della Tuscia, in particolare per gli iscritti ai corsi di area ingegneristica, di design e di economia circolare. Grazie alla collaborazione con CONAI gli studenti avranno la grande opportunità di poter mettere in pratica i concetti inerenti all’economia circolare e alla progettazione eco-sostenibile che nell’ambito dei vari insegnamenti si affrontano principalmente dal punto di vista teorico”.