È stata pubblicata la nuova edizione della prassi di riferimento UNI/PdR 132:2025 ai fini della rendicontazione per il calcolo degli obiettivi di riciclaggio dei quantitativi dei rifiuti urbani, dalla raccolta fino al conferimento agli impianti di trattamento. La prassi è stata promossa da Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, che ne ha curato la revisione coinvolgendo nel gruppo di lavoro ISPRA, il Consorzio Italiano Compostatori, i principali operatori e associazioni del settore, oltre a CONAI e i consorzi di filiera.
L’edizione 2025 del documento introduce in particolare le regole di certificazione di parte terza con marchio UNI e la rivisitazione della parte dedicata agli indicatori del riciclaggio del rifiuto organico.
La prassi permette il monitoraggio e la verifica dei dati ai fini della rendicontazione degli obiettivi europei a beneficio dell’intera filiera (produttori di rifiuti, gestori del ciclo, impianti di trattamento, consorzi ed enti di controllo), da effettuarsi secondo le procedure individuate dai regolamenti UE e dalle relative decisioni di esecuzione e linee guida tecniche, obiettivi che sono fissati sull’effettivo recupero di quanto raccolto e non più sulla sola raccolta differenziata.
Gli operatori della filiera potranno quindi ottenere la certificazione di parte terza dei flussi di materiali provenienti dalla raccolta differenziata e dare evidenza del loro corretto trattamento a tutti gli stakeholder, in un’ottica di trasparenza e di applicazione delle migliori pratiche. Si tratta di uno strumento di miglioramento continuo per tutte le fasi di controllo e di monitoraggio dei dati a beneficio dell’intera filiera, inclusi gli impianti di trattamento, i consorzi obbligatori, gli enti di controllo e le Autorità di settore.
“Questa nuova edizione della prassi è la conferma della capacità della normazione tecnica volontaria di adattarsi alla veloce evoluzione di temi nuovi, ancora molto fluidi, ma non per questo da lasciare scorrere senza riferimenti che ne indirizzino positivamente lo sviluppo”, dichiara il Presidente di UNI Giuseppe Rossi. “E’ l’espressione del miglioramento continuo che dimostra la capacità di autocritica e la consapevolezza che lo ‘stato dell’arte’ formalizzato nei documenti di normazione non è immutabile, anzi deve mettersi sistematicamente in discussione per poter continuare a rappresentare la migliore risposta alle domande del sistema economico e sociale”.
“Con questa revisione – commenta il Presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – la Federazione continua nel proprio impegno per offrire al settore nella sua interezza un punto di riferimento certo per raggiungere un obiettivo fondamentale della funzione di servizio pubblico delle imprese associate: dare evidenza di quanto l’impegno dei cittadini per una corretta gestione dei propri scarti è supportato da una corretta raccolta e da un modello industriale di gestione, in grado di garantire un effettiva seconda vita ai rifiuti nel rispetto della gerarchia gestionale nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi europei. Per Utilitalia è inoltre motivo di soddisfazione continuare la proficua collaborazione con UNI, ente di comprovata competenza tecnica e scientifica, e ringraziamo tutti i soggetti e le imprese associate che hanno collaborato”.