Sono passati quattro mesi da quando i leader europei hanno concordato di ridurre la domanda di gas dei loro Paesi del 15% e di elettricità del 10%. Ma le misure adottate in questo campo sembrano essere troppo limitate e disomogenee tra i Paesi dell’UE.
L’Ufficio europeo dell’ambiente (EEB) ha esaminato le misure di risparmio di gas ed elettricità adottate dagli Stati dell’UE e i risultati mostrano grandi disparità:
- 8 dei 27 Stati dell’UE non hanno ancora introdotto alcuna misura per ridurre il consumo di gas ed elettricità. Né per le famiglie, né per le imprese o negli enti pubblici
- Solo 12 Stati dell’UE hanno adottato alcune misure obbligatorie di riduzione dell’energia
- I Paesi che importano grandi quantità di gas russo, come l’Italia e la Germania, hanno introdotto le misure più incisive per il risparmio di gas
- Nell’UE, anche Paesi meno dipendenti dal gas come Francia e Spagna, sono all’avanguardia per quanto riguarda le misure di riduzione dell’energia, rivolte sia agli enti pubblici che al settore privato, alle famiglie, all’industria e alle piccole imprese
- La Svezia, la Finlandia, il Lussemburgo, i Paesi Bassi, l’Austria e gli Stati dell’Europa orientale tendono ad avere misure di riduzione energetica più deboli
- Nonostante siano tra i Paesi fortemente dipendenti dal gas (tra il 30 e il 40% del mix energetico), i Paesi Bassi e la Croazia hanno introdotto solo misure volontarie di risparmio di gas
- La Romania e la Lituania, nonostante la loro forte dipendenza dai combustibili fossili, non hanno implementato alcuna misura per ridurre il consumo energetico
Come ha spiegato Davide Sabbadin, vice responsabile delle politiche climatiche dell’EBB, “prima riduciamo il nostro consumo di energia, prima riduciamo la pressione sui prezzi elevati dell’energia, fornendo un effettivo beneficio alle famiglie e all’industria. Tutti i segnali ci dicono che riempire lo stoccaggio di gas prima dell’inverno del prossimo anno potrebbe essere molto più impegnativo. La riduzione della domanda di energia deve essere la priorità assoluta per i politici, piuttosto che misure a breve termine per tenerci bloccati in un modello inefficiente e affamato di combustibili fossili. L’UE può sicuramente fare di più per coordinare le azioni di risparmio energetico tra i suoi Stati membri”.