Le feste di Natale sono un momento giusto per fare circolare una proposta di solidarietà creativa, intelligente, strategica. Stiamo parlando di aiutare la popolazione ucraina ad affrontare la drammatica emergenza della mancanza di energia elettrica e di farlo puntando su accumulatori di ogni genere – anche i piccoli banali power bank sono introvabili – e attraverso la generazione solare: kit solari, pannelli per un balcone, generatori e se possibile anche veri e propri impianti.
Manco a farlo apposta la maggior parte degli impianti solari ucraini si trovava in zone che sono state occupate dai russi o che sono quelle dove si combatte di più. La guerra, ovviamente, non è mai favorevole alla transizione energetica. E stare a discettare sulla opportunità di generatori fossili quando è in gioco la vita quotidiana evidentemente non è proponibile. Ma il solare apre nuove possibilità e risponde a nuove necessità, anche in un contesto di guerra.
Se la rete non funziona, se c è luce solo a rotazione come ci ha raccontato la nostra Nadia Kuhuk da Leopoli, allora è importante sfruttare tutte le possibilità di produrre e usare anche piccole quantità di energia anche fuori dalla rete. Offgrid. Abbiamo cominciato come Eco dalle città con la promozione dei kit di Offgridsun. Ora vediamo che dalle più importanti associazioni di produttori solari viene finalmente un’iniziativa. Una sottoscrizione. Affinché abbia successo occorre che la situazione sia drammatica, e lo è; che la proposta sia affascinante, e lo è perché innovativa e sostenibile. E occorre che ci sia attenzione e questa non c’è ancora abbastanza. Aiutateci a parlarne.