La Commissione europea, con la decisione 2024/1441/UE, ha approvato una metodologia comune per misurare le microplastiche nelle acque potabili, che è immediatamente applicabile in tutti gli Stati membri. Le disposizioni della decisione dell’11 aprile 2024, n. 2024/1441/UE, si affiancano a quelle del Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, relativo alla qualità delle acque potabili.
In particolare, la nuova decisione Ue integra la direttiva 2020/2184/UE stabilendo i metodi per misurare la presenza delle microplastiche nelle acque, con l’obiettivo di includerle negli elenchi di controllo. Questi elenchi riguardano sostanze preoccupanti per le acque potabili che devono essere monitorate dagli Stati membri, i quali sono obbligati a intervenire sui fornitori di acqua in caso di superamento dei limiti previsti. L’elenco di controllo, istituito con la decisione 2022/679/UE, viene aggiornato dalla Commissione e include sostanze e composti che probabilmente sono presenti nelle acque destinate al consumo umano e che potrebbero rappresentare un potenziale rischio per la salute umana.
Considerate le difficoltà e i limiti nella raccolta dei dati sulle microplastiche nelle acque potabili, a causa della vasta gamma di tipi, forme e concentrazioni di polimeri, la metodologia approvata permette una certa flessibilità nell’uso di varie attrezzature di campionamento, strumenti e tecniche di analisi/trattamento dei dati, a condizione che vengano soddisfatti specifici obblighi per la raccolta e l’identificazione di particelle e fibre di microplastiche entro una gamma di dimensioni specifiche.