Con l’obiettivo di determinare quale sia la composizione dei rifiuti domestici al fine di sviluppare raccomandazioni che incentivino la riduzione dell’indifferenziata, Zero Waste Leopoli ha condotto uno studio presso il condominio “Khvylovoy 38” della città.
Il condominio “Khvylovoy 38” conta 9 piani e 107 appartamenti e qui risiedono ufficialmente 250 persone, ma con l’inizio della guerra molti residenti sono andati via e al momento non si conosce il dato ufficiale di chi vi abita nonostante diversi appartamenti siano stati affittati.
Il sito di raccolta dei rifiuti del condominio si trova accanto alla struttura ed è riservato solo ai residenti per evitare che terzi gettino qui ulteriori rifiuti. Gestito dalla società GreenEra Ukraine, come riporta Zero Waste Leopoli: “il sito dispone di 2 contenitori per l’indifferenziata (1.1 m3), 1 contenitore per il vetro (1.1 m3), 1 contenitore per la plastica e 1 per l’organico. Secondo il capo del condominio, poi, esiste un luogo designato dove i residenti sono invitati a gettare carta e cartone”.
Metodologia dello studio nel condominio “Khvylovoy 38” di Leopoli
Il programma di raccolta dei rifiuti della città si struttura in 3 giorni della settimana (mercoledì, venerdì, domenica) ed è il condominio a pagare il servizio di rimozione in base al numero di contenitori dei rifiuti misti. Zero Waste Leopoli, quindi, ha analizzato la composizione dei rifiuti presenti nel sito di raccolta il martedì dalle 11:00 alle 17:00 (essendo il lunedì uno dei giorni in cui non vengono raccolti i rifiuti).
Per analizzare la composizione dei rifiuti, Zero Waste Leopoli li ha distinti in 5 categorie principali: rifiuti riciclabili (plastica, metallo, vetro, imballaggi tipo tetrapack, carta e cartone); rifiuti organici, prodotti per l’igiene, rifiuti pericolosi e rifiuti non riciclabili.
Per quanto riguarda la plastica, non tutti gli imballaggi vengono accettati nei punti di trattamento per il riciclo. Zero Waste Leopoli ne cita alcuni tra cui: “gli imballaggi delle uova o altri imballaggi usa e getta perché richiedono più lavorazioni. Esistono anche limitazioni per le bottiglie in PET. Le più dispendiose sono le bottiglie per bevande di colore trasparente (blu, verde, marrone), le meno dispendiose sono quelle di altre tonalità e le bottiglie per bevande opache (bianche e colorate), nonché le bottiglie per i detersivi”.
Nella categoria metallo, invece, vengono incluse le lattine di latta e alluminio e le bombolette spray. Passando ai rifiuti organici, poi, si tratta di: “tutto ciò che può essere elaborato presso l‘impianto di compostaggio dei rifiuti organici di LKP “Green City”. Si tratta di sacchetti biodegradabili, scarti alimentari, scarti del giardino, legni piccoli, rifiuti verdi, oltre a tovaglioli carta da cucina”.
Per quanto riguarda i rifiuti derivati dai prodotti per l’igiene, continua Zero Waste Leopoli: “tra questi ci sono pannolini, prodotti per l’igiene mestruale, salviettine umidificate, mascherine, guanti, pannolini, cotton fioc e assorbenti. Questi vengono gettati nell’indifferenziata e nel nostro studio li abbiamo isolati per misurarne la quantità. Si tratta di rifiuti che al momento del trattamento vengono necessariamente separati perché contengono resti di sangue, secrezioni biologiche e possono rappresentare un pericolo epidemiologico”.
Sui rifiuti pericolosi e su quelli considerati “di scarsa risorsa”, infine, Zero Waste Leopoli, nello studio li ha definiti così: “per rifiuti pericolosi si intendono lampade, termometri a mercurio, batterie, accumulatori, medicinali, fiale, barattoli di vernice, apparecchiature elettroniche e elettriche. I secondi, invece, rappresentano la categoria più ampia di rifiuti e includono: alcuni imballaggi in plastica come quelli in polipropilene (per patatine, biscotti ecc) e imballaggi di pasta o cereali. Ma anche vestiti vecchi, mozziconi e pacchetti di sigarette, tubetti di dentifricio, creme, vetro termico, vetro delle lampadine, spazzolini, prodotti per animali ecc. Non va dimenticato, poi, che non tutta la carta e il cartone sono una risorsa come ad esempio gli scontrini o i tovaglioli da tavola sporchi)”.
Per quanto riguardai rifiuti pericolosi racchiusi nella sottocategoria dei medicinali, Zero Waste Leopoli precisa che l’Ucraina attualmente non dispone di un sistema di raccolta differenziata per i rifiuti sanitari, mentre tutti gli altri vengono ritirati nei punti di raccolta mobili chiamati Ecobus.
I risultati dello studio
Durante la ricerca condotta da Zero Waste Leopoli è stato valutato uno dei due contenitori di rifiuti misti dal volume di 1.1 m3 e con una capienza massima di 135,5 kg. Considerando lo spazio tra pacchi e buste, il volume complessivo effettivo è risultato essere di 0.8 m3.
Successivamente sono stati smistati i rifiuti in base alle 5 classificazioni precedentemente illustrate, mentre alcune frazioni sono state prelevate dai dipendenti di GreeEra Ukraine per ulteriori elaborazioni.
Passando ai dati, la densità dei rifiuti nel sito di raccolta del condominio “Khvylovoy 38” è risultata essere di 123 kg/m3, il 32% in meno a fronte della densità massima di 181,95 kg/m3 da rispettare nella città di Leopoli.
All’interno del sito di raccolta, poi, erano presenti 7,5kg di vetro all’interno del contenitore dei rifiuti misti nonostante ci sia un contenitore apposito; 1,4 kg di tetrapak che ha occupato 25l di volume e 100l occupati da imballaggi di cartone.
In merito ai rifiuti organici, invece, il volume degli 81kg rinvenuti è risultato essere di 207l. In più, il 60% di questi era stato gettato nel contenitore per l’indifferenziata.
Le bottiglie in PET, infine, hanno occupato 80l di volume per un peso di 3kg.
Tali dati sono stati confrontati con uno studio condotto dall’ONG “Ekoltava nella città di Poltova e ciò che si è evinto è: “in entrambe le città lo spreco alimentare occupa una posizione di primo piano. Per quanto riguarda carta e cartone a Leopoli la quantità è quasi tre volte quella riscontrata a Poltava. Ciò può essere spiegato dal fatto che il sito di raccolta analizzato nel condominio di Leopoli non ha un contenitore per carta e cartone e i residenti non li smistano. Il vetro, poi, conta circa la stessa quantità in entrambe le città, mentre a Leopoli è risultata più alta la quantità di metalli e tessuti. In più, a Poltava c’è il doppio della plastica e la risposta potrebbe risiedere nel fatto che a Leopoli ci sono dei contenitori separati all’interno del sito di raccolta. Per finire, a Leopoli si è prodotto più organico, ma qui il motivo potrebbe risiedere nel fatto che lo studio si è condotto dopo Natale”.
Le raccomandazioni di Zero Waste Leopoli
L’associazione raccomanda i responsabili dei condomini di condurre una campagna educativa e di comunicazione sullo smistamento. Ma non solo, perché tra le altre cose, i residenti dovrebbero:
- Spremere le bottiglie di plastica prima di gettarle via per risparmiare il volume dei contenitori.
- Dato che nella categoria del metallo molto volume era occupato da alluminio e lattine, andrebbe messa una scatola apposita dove indicare agli operatori ecologici che tali rifiuti vanno gettati insieme alla plastica.
- Ridurre l’utilizzo di materiali usa e getta, soprattutto se non riciclabili.
- Non gettare i vestiti ma portarli nei punti di raccolta per l’usato oppure ai centri di volontariato.
- Portare i rifiuti pericolosi presso l’Ecobus specifico, magari periodicamente dopo aver realizzato un contenitore specifico all’interno del sito di raccolta del condominio.