Dal 2000 al 2019 le emissioni di CO2 delle autovetture nei 27 Stati membri dell’Unione Europea sono aumentate del 5,8%, mentre quelle dei veicoli commerciali pesanti sono aumentate del 5,5%. Lo dice l’ultima analisi dell’EEA (Agenzia per l’Ambiente Ue) “Decarbonizzazione del trasporto su strada: il ruolo dei veicoli, dei combustibili e della domanda di trasporto”, che analizza i fattori trainanti delle emissioni di gas climalteranti dei trasporti Ue. La nuova relazione fa parte della serie di valutazioni annuali “Transport and Environment Reporting Mechanical” (TERM).
Il motivo principale dell’aumento totale delle emissioni di auto e camion è stato l’aumento dei volumi di trasporto, solo in parte compensato da una migliore efficienza del carburante e dall’uso di biocarburanti. L’Europa inoltre non è ancora passata a modi di trasporto più ecologici: negli ultimi due decenni, le auto hanno mantenuto e leggermente aumentato la loro quota dominante nella mobilità dei passeggeri su terra, mentre i camion hanno fatto lo stesso nel trasporto merci.
Il miglioramento dell’efficienza delle emissioni di CO2 dei veicoli, compreso l’aumento della quota di veicoli elettrici, dovrebbe svolgere un ruolo importante nella decarbonizzazione del trasporto di passeggeri e merci, soprattutto se associato alla continua decarbonizzazione della produzione di elettricità e carburante.
Tuttavia, la valutazione dell’AEA rileva anche che la decarbonizzazione del sistema di mobilità europeo richiede metodi che vanno oltre i guadagni di efficienza nel trasporto su strada. Ciò include tassi di occupazione dei veicoli più elevati, ad esempio attraverso la condivisione della corsa e carichi più completi, nonché la riduzione della domanda e il passaggio a modalità di trasporto più ecologiche: a piedi, in bicicletta, autobus, treni e navigazione interna.