Transizione ecologica significa una società di beni comuni in cui il credito sia considerato mezzo e non fine per realizzare riforme a vantaggio di tutti e benefiche per l’ambiente: rinnovamento termico degli edifici, cambi di prassi nella mobilità, tasse più alte per chi inquina, in pratica “un’economia sempre meno energivora e inquinante”. Così scrive il prof. Gaël Giraud, ex banchiere aspramente critico con le banche, diventato gesuita dopo un’esperienza in Africa, economista collaboratore di importanti istituzioni francesi. Giraud è autore di un libro che in patria, e non solo, ha fatto discutere. In Italia è uscito con il titolo “Transizione ecologica” (Emi editrice). “La transizione ecologica sta ai prossimi decenni come l’invenzione della stampa sta al XV secolo o la rivoluzione industriale al secolo XIX – scrive Gaël nel suo libro -. O si riesce a innescare questa transizione e se ne parlerà nei libri di storia; o non si riesce, e forse se ne parlerà fra due generazioni, ma in termini ben diversi!”. Riproponiamo l’intervista che gli ha fatto nel 2016 la rivista Aggiornamenti Sociali.
“Transizione Ecologica”, il prof. Gaël Giraud le ha dedicato un saggio. Ecco la sua visione
Si parla molto in questi giorni della possibile creazione di un "Ministero della Transizione Ecologica" con il futuro governo Draghi, che includa deleghe e competenze degli attuali ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, prendendo spunto dalla Francia. Riproponiamo proprio la visione di un celebre economista francese che nel 2015 ha scritto un saggio sul tema