Dopo Milano, anche Torino posticipa l’accensione dei riscaldamenti. Il sindaco Stefano Lo Russo ha firmato il 20 ottobre l’ordinanza che sposta dal 22 al 29 ottobre l’accensione degli impianti di riscaldamento delle case private. L’ordinanza permetterà alle famiglie di risparmiare il 6 per cento, probabilmente anche il 6,3%, del consumo totale durante una stagione invernale con temperature nella norma. Per quanto riguarda gli edifici pubblici, scuole e ospedali esclusi, l’accesione è prevista per inizio novembre.
Le stime fatte da Iren Iren rafforzano le ragioni per una scelta che sta puntando a contenere i costi energetici (che sono aumentati molto dopo l’invasione russa dell’Ucraina) e anche a non sprecare gas prezioso quando le temperature sono molto più alte della media.
Qualità dell’aria a Torino e impianti di riscaldamento
Oltre al contenimento dei costi, la decisione di Lo Russo tiene conto anche dell’inquinamento atmosferico. Infatti, dalla prima settimana di ottobre a Torino si sono verificati superamenti del valore limite giornaliero del particolato atmosferico. Il 19 ottobre è stato registrato per il sesto giorno consecutivo di superamento dei limiti del Pm10. Il primo sforamento risale al 14 ottobre: 57 microgrammi al metro cubo a Rebaudengo. Da allora il limite dei 50 microgrammi è stato costantemente superato con una punta di 63.
Accensione posticipata anche a Moncalieri
Anche il Comune di Moncalieri ha posticipato l’accensione del riscaldamento, come stabilito dal Piano di contenimento del Governo. Questa decisione consentirà di risparmiare energia e ridurre le emissioni inquinanti nell’aria.