La Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico – organo ufficiale del Consiglio Comunale della Città di Torino – ha diffuso una nota ufficiale in merito al progetto per la creazione di nuove aree di sosta per i mezzi in sharing per promuovere la mobilità sostenibile.
In linea con le proposte avanzate nel 2023, in occasione del parere sullo smantellamento di [TO]Bike, la Consulta accoglie con favore l’iniziativa di realizzare nuovi stalli per i mezzi in sharing free floating. Tale misura risponde alla necessità di garantire parcheggi ordinati e di prevenire intralci per anziani, disabili e famiglie.
Una mobilità urbana equa e accessibile
Per il successo di questa iniziativa è fondamentale che venga attuata con coerenza e visione strategica, garantendo accessibilità diffusa e un’adeguata densità di stazioni per chi sceglie alternative all’auto privata.
Gli stalli dedicati dovrebbero essere distribuiti capillarmente in tutta la città, evitando aree scoperte che penalizzerebbero gli utenti e li spingerebbero a tornare all’uso dell’auto privata. Desta preoccupazione, ad esempio, l’assenza di stalli nella Circoscrizione 3, una delle più popolose della città con oltre 130.000 residenti, pari alla popolazione di Ferrara o Salerno.
Senza una rete capillare di parcheggi per mezzi in sharing, il rischio è che si generi un effetto boomerang: meno monopattini, più traffico, più inquinamento e più auto in malasosta.
Il problema della malasosta a Torino
A Torino, la malasosta delle auto è un problema cronico che affligge marciapiedi, strade scolastiche, strisce pedonali, fermate dei mezzi pubblici e rampe per disabili. Automobili parcheggiate in divieto bloccano il transito di carrozzine, anziani e genitori con passeggini, ma la tolleranza per queste infrazioni sembra diffusa.
Nonostante nel 2023 siano state elevate 503.000 multe per auto in malasosta (fonte: Corriere della Sera, 27.5.2024), il problema non sembra destare urgenza politica né indignazione collettiva. Al contrario, si punta il dito contro i monopattini, per i quali si registrano “appena” 2.600 multe in un anno. Un fenomeno di proporzioni 200 volte inferiori rispetto alla malasosta delle auto.
Proposte per una mobilità più sostenibile
La Consulta propone di realizzare un’area di sosta per mezzi in sharing per ogni lato di ogni isolato, integrando anche archetti per bici e monopattini privati. Ogni isolato ospita decine di parcheggi per auto: dedicare uno spazio alla mobilità sostenibile garantirebbe maggiore capillarità e comfort per gli utenti.
L’ideale sarebbe posizionare gli stalli sui “nasi” allargati prima delle intersezioni, per migliorare la visibilità e ridurre la lunghezza degli attraversamenti pedonali, a vantaggio dei soggetti più fragili.
Inoltre, la Consulta sollecita aggiornamenti sullo status del progetto avviato nel 2020 per la conversione di 500 posti auto in aree attrezzate per bici e monopattini. Ad oggi, non si hanno più notizie della sua realizzazione.