Riceviamo e pubblichiamo la risposta della associazioni ambientaliste alle parole di elogio su Codice della Strada e Città 30 del sindaco di Torino Lo Russo al Ministro Salvini, in occasione della presentazione del Salone dell’Auto.
Le parole di elogio del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo per il nuovo codice della strada e per la gestione del problema delle Città 30 da parte del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ci lasciano attoniti e ci portano a dire con fermezza che il Sindaco non ci rappresenta.
Non rappresenta noi e nemmeno le famiglie delle centinaia di morti e delle migliaia di feriti per collisioni stradali, così come le famiglie delle migliaia di morti a causa dell’inquinamento atmosferico causato dal traffico che anche questa Amministrazione comunale non prova nemmeno lontanamente a ridurre.
Troviamo avvilente che il ruolo di Torino, quarta città italiana, e del suo Sindaco sia ridotto a quello di chi cerca di ingraziarsi il potente Ministro di turno per portare un po’ di fondi verso i propri progetti, quasi che questi siano un favore da elargire e non un diritto dei propri cittadini e delle proprie cittadine.
Ci chiediamo che cosa pensi della posizione del Sindaco la maggioranza del Consiglio Comunale di Torino, che insieme a quelli di Bologna, Milano e Roma ha votato a fine marzo un ordine del giorno contrario alle modifiche al Codice della Strada volute dal Ministro Salvini, mentre in decine e decine di città – compresa Torino – migliaia di persone scendevano in strada per chiedere Basta morti in strada e città più sane e vivibili, anche con le testimonianze dei famigliari delle vittime.
Continuiamo a ribadire che le modifiche introdotte dal Ministro Salvini rappresentano una perpetuazione di quel “Codice della Strage” che è stato, è, e sarà purtroppo ancora di più fonte di sofferenza e di ingiustizia sociale, ed uno dei tanti strumenti che allontanano l’Italia dal novero dei Paesi avanzati e civili.
Infine, affermare ancora nel 2024 di voler investire denaro pubblico per mantenere il futuro di Torino fortemente legato alla produzione e alla vendita di automobili anche nei decenni a venire è del tutto irresponsabile e fuori tempo storico, oltre che in palese contraddizione con gli obiettivi di neutralità climatica verso cui queste stesse istituzioni politiche si sono impegnate.
Associazioni firmatarie (ordine alfabetico)
- Comitato Torino Respira
- Ecoborgo Campidoglio
- Extinction Rebellion
- Fiab Chieri Muoviti Chieri!
- Fiab Monferrato
- FIAB Torino Bici e Dintorni
- FIAB Torino Bike Pride
- FIAB Torino Pedaliamo Insieme
- FIAB Tortona
- Fridays For Future Torino
- Future Parade Torino
- Legambiente greenTO
- Legambiente Metropolitano Torino e area metropolitana
- Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta
- Pro Natura Torino
- Toroller Collective