In un mattino qualunque di fine agosto, una Sentinella Salvacibo si trovò improvvisamente sbarrato l’accesso del numero 19 di via Bellezia, dando così il via a un periodo di smarrimento e incertezza per tutto il progetto RePoPP.
Non si immaginava, in quel momento, di vivere in realtà un nuovo inizio. L’inizio di un percorso di revisione, di riflessione, di co-progettazione; un percorso immaginato dalla Circoscrizione 1 e che oggi riusciamo ad apprezzare in tutta la sua efficacia.
“Esprimo la mia soddisfazione per l’esito positivo del tavolo di co-progettazione che ha messo in rete le associazioni”, dichiara Caterina Romeo, coordinatrice della I Commissione. “Questo metodo innovativo scelto dalla Circoscrizione 1 per l’assegnazione di locali, (nello scorso luglio si era già compiuto analogo percorso per il locale di via Rapallo) permette di coinvolgere un sempre maggior numero di associazioni e di offrire alle cittadine e ai cittadini del territorio un’offerta culturale e sociale all’altezza dei bisogni e delle domande dell’oggi. Nelle prossime settimane daremo notizia anche dell’esito del tavolo su via Dego e via Giovanni da Verazzano”.
Quello che anche la nostra associazione ha avuto modo di sottolineare è proprio l’aspetto di innovatività insito nel lavoro dell’amministrazione territoriale; lo ha fatto per bocca di Alessandro Oppi Salvatico: “La permanenza di Eco dalle Città presso via Bellezia 19 permetterà di continuare le nostre azioni d’aiuto di cui beneficiano centinaia di famiglie residenti sul territorio, e di farlo con i nuovi stimoli che porta la condivisione degli spazi con realtà diverse nelle attività ma affini nei principi ispiratori. Crediamo che la co-progettazione varata dalla Circoscrizione 1 per gli spazi condivisi possa porsi come un modello innovativo per la Città”.
Il percorso ha visto diversi soggetti prendervi parte, alcuni dei quali non hanno portato la propria partecipazione fino alla sua conclusione ma cionondimeno rimangono parte di una rete che potrà comunque portarli a collaborare con i concessionari anche in quegli stessi spazi. Ad arrivare fino a quest’ultimo passo, oltre al nostro ente, tre associazioni del territorio; una, Sicurezza & Lavoro, concessionaria sin dall’apertura del centro polifunzionale, le altre due invece nuovi, graditissimi coinquilini.
Alberto Corrado di l’ARTeficIO aps: “Il Centro Culturale l’ARTeficIO è fortemente collegato al contesto del Quadrilatero Romano e delle zone limitrofe. La conclusione del percorso di co-progettazione di via Bellezia è per noi l’inizio di una nuova fase in cui offriremo a tutta la cittadinanza ulteriori attività artistiche e culturali. Nuovo inizio che affrontiamo con soddisfazione ed entusiasmo”.
Stefano Bernardi di Soluzioni Artistiche aps : “La partecipazione al tavolo di co-progettazione è stata l’opportunità di uno stimolante confronto tra le nostre organizzazioni. Ne è scaturito un modello gestionale degli spazi di via Bellezia ispirato alla cooperazione e proiettato a favorire nel futuro nuove collaborazioni anche con altre realtà del territorio”
Loredana Polito di Sicurezza & Lavoro: “Abbiamo aderito volentieri al Tavolo di co-progettazione con la consapevolezza che la partecipazione di nuovi soggetti potesse portare un valore aggiunto al progetto del Centro San Liborio e del FabLab Pavone che abbiamo ideato nel 2014. A quasi 10 anni di distanza, siamo diventati una realtà fortemente radicata nel territorio e ora siamo pronti a continuare le nostre attività per promuovere lavoro, diritti e artigianato digitale con rinnovato slancio”.
Ed ecco infine le parole di Cristina Savio, presidente della Circoscrizione: “Ringrazio le associazioni, la coordinatrice, gli uffici, per il grande lavoro svolto, che ha portato ad un esito positivo. Collaborare in rete richiede, soprattutto all’avvio, grande determinazione, energia e capacità di cambiamento; ma il coraggio del confronto e dell’innovazione dà sempre frutti, e in questo caso consente di ottimizzare l’uso degli spazi e arricchire l’offerta di attività. Uno dei nostri compiti come Circoscrizione è quello di favorire la partecipazione e aumentare l’offerta di opportunità per i cittadini e raggiunge lo scopo se, insieme, si comunica puntualmente quanto viene fatto o promosso”.
Il passaggio da una gestione portata avanti da 2 enti a una con 4 concessionari è un evidente arricchimento. Dopo un’iniziale difficoltà, proprio a causa delle sostanziale differenza fra le assegnazioni cui si era abituati e questa nuova modalità più dinamica e più organicamente disegnata, Eco dalle Città ha partecipato alla co-progettazione con uno spirito di collaborazione a sua volta alimentato da quello dimostrato dall’amministrazione, sempre presente e disponibile, nonché puntuale e precisa.
La volontà di fare qualcosa di nuovo e di farlo nel miglior modo possibile, sostenendosi vicendevolmente nell’obiettivo di costruire qualcosa di virtuoso, è stata percepita – crediamo – da ambo le parti, e questo ha aiutato ad affrontare il lavoro, che è stato lungo, con una disposizione d’animo sempre costruttiva.