“La Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico apprende tramite i media di un progetto di restringimento di carreggiata di corso Monte Cucco con nuovi parcheggi a lisca di pesce, a bordo marciapiede, con l’obiettivo di mettere l’area ‘in sicurezza’. Premesso che negli anni si è sempre preferito dare precedenza e priorità a nuovi assi ciclabili su strade prive dell’infrastruttura per la ciclabilità urbana, con l’occasione dell’articolo apparso su la Stampa del 25.09.2024 la Consulta propone un’alternativa al progetto menzionato: una revisione completa di uno degli assi ciclabili esistenti torinesi più antichi, lungo 2.8km, nato negli anni ‘90 per unire il parco Ruffini al parco della Pellerina, quando ancora si pensava alla bicicletta come semplice loisir domenicale e che oggi presenta numerose criticità”.
Così scrive l’organo ufficiale del Consiglio Comunale della Città di Torino in una nota. La Consulta propone ai tecnici e all’Assessorato alla viabilità di valutare un intervento di restringimento della carreggiata diverso da quello previsto, in modo che possano trarne vantaggio anche i ciclisti. Di seguito le proposte:
- Pedonalizzazione della ciclabile esistente in mezzo al viale;
- Progettazione di due nuove ciclabili monodirezionali lato marciapiede, con lo spostamento della sosta in linea verso il centro strada, seguendo lo schema di corso Lecce.
I vantaggi sono molteplici:
- Riduzione dello spazio su carreggiata dedicato all’auto.
- Riduzione della conflittualità quotidiana tra pedoni sulla ciclabile e persone in bici.
- Riduzione tempi di attesa ai semafori per chi pedala (oggi per attraversare i grandi corsi ci sono 3 semafori).
- Riduzione del pericolo di incidentalità tra le auto, senza introduzione del parcheggio a lisca di pesce (l’auto in uscita del parcheggio non vede chi arriva dal corso principale a gran velocità).
- Maggior spazio per il passeggio pedonale, una promenade in mezzo al verde, senza il transito persone in bicicletta emonopattino.
Stato di fatto
La proposta della Consulta deriva dalle seguenti criticità:
- Perenne presenza di pedoni sulla ciclabile, spesso con cane al guinzaglio, a tutte le ore.
- Attività commerciali posizionate sulla ciclabile, con conflittualità e interferenze.
- 3 tempi semaforici per chi pedala a ogni incrocio, solo per andare dritto.
- Malasosta, doppia fila, grande velocitàdei veicoli lungo tutto il corso
Proposta
La Consulta propone di coinvolgere le Circoscrizioni 3 e 4 in un unico progetto che preveda:
- 2 nuove ciclabili monodirezionali da minimo 2,3m (min 1,7m + 0,5m di franco), per l’intero tratto, dal parco Ruffini al parco della Pellerina.
- Riduzione dei tempi semafori per chi pedala (da 3 a 1 semaforo, solo per andare dritto)
- Facilità di entrare/uscire dalla ciclabile direttamente dal portone di casa o del negozio; la ciclabile è oggi poco permeabile, circondata da auto e gradoni che rendono impossibile imboccarla o uscirne con facilità (è possibile entrare/uscire dalla ciclabile solo agli incroci, obbligando quindi le persone a pedalare per strada o sul marciapiede per lunghi tratti).
- Creazione di un piacevole boulevard alberato per le persone a piedi, senza la conflittualità quotidiana tra chi cammina e chi pedala: come la Promenade Plantee di Parigi.
La proposta della Consulta, quindi, tende a ridurre l’enorme ampiezza della carreggiata come da primario obiettivo di sicurezza del progetto in esame. Ma non tramite nuovi parcheggi a lisca di pesce che chiedono maggiori spazi di manovra e che potranno creare ulteriori situazioni di pericolo con le auto che sopraggiungono da dietro, ma grazie a un sensibile miglioramento dell’infrastruttura ciclabile, con un intervento poco costoso in sola vernice e auto in sosta a protezione, ma che richiede un’attenta progettazione delle intersezioni semaforiche, con isole a protezione del tratto ciclabile.