Nelle stazioni di Torino servono nuovi parcheggi sicuri per le biciclette, “per una città sempre più a misura di persona”. A chiederlo questa volta è la Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico – organo ufficiale del Consiglio Comunale della Città di Torino – in una nota in cui “informa il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale, in merito all’esaurimento dei parcheggi per biciclette disponibili nella velostazione di Porta Nuova“.
“Già nel mese di Agosto 2023, – scrive la Consulta – il display luminoso mostrava ‘0’ posti liberi, a significare che la cittadinanza torinese ha finalmente iniziato a usare con grande interesse e partecipazione la velostazione, dopo un inizio lento. Questo dimostra che l’intervento realizzato nel giugno 2021 era davvero lungimirante, forse non capito da subito, ma che ora si rivela fin troppo esiguo nella capienza. I motivi sono molteplici: da una maggiore informazione e conoscenza dell’utenza, a una segnaletica più efficiente (come evidenziato dalla Consulta nel parere in data 23.05.2022), ad agevolazioni economiche per i dipendenti delle aziende del territorio”.
“Sarebbe davvero un peccato – prosegue la nota – che un servizio così utile non possa essere usato da altre persone, in quanto la domanda è altissima. Risulta quindi evidente trovare nuove soluzioni da offrire alle persone che sceglierebbero la mobilità attiva e agile per raggiungere la stazione, ma che non possono più parcheggiare la bicicletta in un luogo coperto e sicuro. L’invito della Consulta è quindi di intraprendere una nuova discussione con Grandi Stazioni per individuare la possibilità di aumentare la capienza, portandola almeno a 500 posti, quadruplicando gli attuali 120. Nuovi locali da identificare, o da creare ex-novo”.
Aggiunge la Consulta: “Allo stesso tempo, la medesima esigenza è ovviamente sentita da chi fruisce anche delle altre stazioni ferroviarie della città”, quindi in questo caso l’invito della Consulta è quello “di intraprendere un percorso progettuale che porti alla realizzazione di simili velostazioni in ogni stazione della città di Torino: Porta Susa, Lingotto, Torino Stura, Madonna di Campagna, Rebaudengo Fossata, Torino Dora“.
La nota si chiude con un commento del presidente della Consulta Diego Vezza: “L’intermodalità (bici + treno) è un tassello fondamentale nel percorso verso una concreta transizione ecologica e che punti davvero alla neutralità climatica, ossia favorendo la scelta di una modalità di spostamento che non contempli solamente l’uso dell’auto privata. Perché è ovviamente fondamentale avere nuove ciclabili per spostarsi in sicurezza, ma è necessario realizzare un parcheggio sicuro e sorvegliato in cui fidarsi a lasciare la propria bicicletta o monopattino, vista una situazione drammatica torinese dove il furto è all’ordine del giorno, e uno dei massimi deterrenti all’uso della bici in città”.