Torino aggiorna il Regolamento rifiuti: novità su ecoisole, Raee, oli esausti e centri di raccolta e riuso

Il documento presentato dall’assessora all’Ambiente Foglietta è stato licenziato dalla Giunta comunale e proseguirà ora il suo iter con la valutazione da parte delle 8 Circoscrizioni e dalla commissione consiliare competente, per poi approdare in Consiglio per l’approvazione finale. Tra le novità introdotte l’introduzione del sistema di raccolta domiciliare con ecoisole smart e specifiche disposizioni su oli esausti e sul conferimento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Il nuovo regolamento dedica ampio spazio all’attività dei Centri di raccolta, aperti anche alle utenze non domestiche, e dei Centri del riuso

Un nuovo regolamento rifiuti per recepire le nuove normative in materia – l’ultimo aggiornamento risale al marzo del 2005 – ma anche per rispondere con uno strumento adeguato alle attuali esigenze di sviluppo sostenibile, agli obiettivi di neutralità climatica, alla promozione di una maggior sensibilità ecologica e all’attuale contesto socio-economico.

Il documento presentato dall’assessora alle Politiche per l’Ambiente e alla Transizione Ecologica, Chiara Foglietta, con l’obiettivo di migliorare la raccolta dei rifiuti urbani è stato licenziato dalla Giunta comunale e proseguirà ora il suo iter con la valutazione da parte delle 8 Circoscrizioni e l’esame da parte della commissione consiliare competente, per poi approdare in Consiglio Comunale per l’approvazione finale.

 “Le modifiche oltre a rappresentare un necessario aggiornamento normativo del documento – spiega l’assessora Foglietta – consentiranno ai cittadini di beneficiare di un servizio più efficiente e capillare e rappresentano un’opportunità per ridurre la produzione di rifiuti e la quota pro capite di indifferenziata, anche sensibilizzando circa la necessità di comportamenti virtuosi da parte di tutti, ad esempio responsabilizzando i singoli come chi organizza eventi e manifestazioni”.

Volta al perseguimento della transizione ecologica e dell’economia circolare, la gestione dei rifiuti deve infatti avvenire nel rispetto di una gerarchia che ha come opzione preferenziale, la prevenzione, seguita dal riutilizzo, dal riciclo, dal recupero, compreso quello dell’energia, e dallo smaltimento sicuro come opzione finale.

A tal fine il regolamento sottolinea come debbano essere privilegiate le forme che favoriscono la riduzione della produzione dei rifiuti e del relativo smaltimento finale, attraverso il reimpiego, il riciclo ed altre modalità di recupero per ottenere materie prime dai rifiuti.

Tra le novità introdotte nel documento l’ampliamento delle modalità di raccolta attraverso l’introduzione del sistema di raccolta domiciliare con ecoisole smart (modalità non prevista nel vecchio regolamento) e specifiche disposizioni sulla nuova modalità di raccolta differenziata degli oli esausti e sul conferimento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Il nuovo regolamento dedica ampio spazio all’attività dei Centri di raccolta, aperti anche alle utenze non domestiche, e dei Centri del riuso, destinati a migliorare la raccolta differenziata e la preparazione al riciclo e riuso potenziandone così l’efficienza, che andranno localizzati quando possibile in prossimità dei primi o al loro interno.

Le modifiche prevedono anche una revisione e una razionalizzazione della disciplina relativa all’abbandono di rifiuti e delle correlate disposizioni sanzionatorie. Contestualmente, sempre al fine di disincentivare il fenomeno degli abbandoni di rifiuti, è stata prevista la gratuità della raccolta degli ingombranti presso le utenze domestiche, senza alcun limite di prese annue, nonché una più ampia accessibilità dei Centri di Raccolta comunali anche per le utenze non domestiche.

“In un’epoca in cui la gestione dei rifiuti diventa sempre più complessa, vista l’ampia eterogeneità dei materiali impiegati nei cicli produttivi, il tema va affrontato in maniera responsabile e sostenibile, considerando insieme agli impatti ambientali anche i costi economici, legati alla gestione dei rifiuti che sono sostenuti dalla collettività. Una riduzione della produzione dei rifiuti aiuta a conservare risorse naturali preziose e a ridurre l’inquinamento, e può portare significativi miglioramenti della qualità della vita”, conclude l’assessora Foglietta.