Inceneritore di Roma, presentato il progetto: sarà un Parco dell’Economia Circolare

"Realizzeremo uno dei progetti più importanti della nostra Amministrazione - ha dichiarato il Sindaco Gualtieri - e uno degli impianti più avanzati al mondo sotto il profilo delle performance industriali, delle caratteristiche ambientali, di recupero e riciclo. Il termovalorizzatore ha performance eccezionali, con livelli di emissioni ridottissime, di gran lunga inferiori a quelle prodotte dall’attuale gestione del ciclo di rifiuti o dell’unica alternativa possibile, che è la discarica"

È stato presentato nella Sala delle Bandiere il progetto dell’inceneritore di Roma, “un Parco dell’Economia Circolare studiato per essere perfettamente integrato nel contesto circostante”, recita una nota del Comune.

Con il Sindaco Roberto Gualtieri, l’Assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, l’Amministratore Delegato di Acea Fabrizio Palermo, la Responsabile Progetti strategici di Acea Ambiente Barbara Maccioni, l’Executive Vice President e Head of Business Development di Kanadevia Inova Fabio Dinale e il Professore Ordinario di Sistemi per l’Energia e l’Ambiente al Politecnico di Milano Stefano Consonni.

Ad agosto 2024 la Commissione giudicatrice per l’affidamento della concessione del polo impiantistico relativo al termovalorizzatore di Roma Capitale ha infatti concluso il suo lavoro, proponendo l’aggiudicazione della gara al raggruppamento di impresa composto da Acea Ambiente, quale capogruppo, con Hitachi Zosen Inova AGSuez Italy SpaVianini Lavori Spa RMB Spa.

L’impianto, da 600mila tonnellate l’anno, sperimenterà anche la cattura e liquefazione della CO2 e una linea di trattamento delle ceneri pesanti per il recupero dei materiali riciclabili. 

“Realizzeremo uno dei progetti più importanti della nostra Amministrazione – ha dichiarato il Sindaco Gualtieri – e uno degli impianti più avanzati al mondo sotto il profilo delle performance industriali, delle caratteristiche ambientali, di recupero e riciclo. Il termovalorizzatore ha performance eccezionali, con livelli di emissioni ridottissime, di gran lunga inferiori a quelle prodotte dall’attuale gestione del ciclo di rifiuti o dell’unica alternativa possibile, che è la discarica. Vorrei sottolineare, infine, la qualità architettonica e sociale del progetto, integrato nel contesto industriale di Santa Palomba e aperto al quartiere e alla città: l’impianto sarà dotato di spazi per visitatori, co-working, ricerca e studio, e di una grande serra che sfrutterà la CO2 prodotta dall’impianto”. 

Oltre alle macro aree che costituiranno il cuore dell’impianto, il termovalorizzatore ospiterà una grande serra, una struttura metallica interamente vetrata e dotata di schermature mobili per controllare l’irraggiamento. All’interno verranno allestiti spazi di sosta, dotazioni per l’accoglienza e la didattica e piccole serre per la sperimentazione di concimazione carbonica.