Rinvio Ue degli obiettivi climatici auto, T&E: “Un errore ora che elettrico cresce”

In una nota, la federazione europea Transport & Environment (T&E) sostiene che i legislatori non devono rimandare gli obiettivi per il 2030 e il 2035 e che vengano assicurati veicoli elettrici accessibili e investimenti in tecnologie pulite in Europa. Il 1° aprile la Commissione Europea ha formalmente proposto un emendamento che concederà alle case automobilistiche tempo fino al 2027 per rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati per il 2025

Produttori automobili obiettivi climatici Ue

I legislatori europei non devono rimandare gli obiettivi per il 2030 e il 2035 e fare in modo piuttosto che vengano assicurati veicoli elettrici accessibili e investimenti in tecnologie pulite in Europa. Lo dice in una nota la federazione europea Transport & Environment (T&E).

Il rinvio delle normative climatiche per il settore automobilistico – spiega T&E – deve essere l’ultima concessione alle case automobilistiche europee, che hanno utilizzato dati di vendita del 2024 non rappresentativi per chiedere maggiore flessibilità. Il 1 aprile, infatti, la Commissione Europea ha formalmente proposto un emendamento che concederà alle case automobilistiche tempo fino al 2027 per rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati per il 2025. Si tratta di una proposta che è parte del piano d’azione industriale della Commissione per il settore automobilistico europeo, adottato il 5 marzo 2025.

T&E ritiene che questa concessione sia un errore, poiché è stata fatta nonostante le vendite di auto elettriche a batteria in Europa siano aumentate del 28% nei primi due mesi dell’anno, segno che il settore si stava già preparando a rispettare l’obiettivo del 2025.

Julia Poliscanova, direttrice senior per i veicoli e le catene di approvvigionamento della mobilità elettrica di T&E, ha dichiarato: “Il rimbalzo delle vendite di veicoli elettrici dimostra che l’attuale obiettivo dell’UE sta funzionando. Se si obbligano le case automobilistiche a vendere più auto elettriche, i compratori arriveranno. Cambiare le regole a partita in corso è un errore. Questa deve essere l’ultima concessione concessa alle case automobilistiche. Lasciamo che gli obiettivi per il 2030 e il 2035 facciano il loro lavoro e portino veicoli elettrici accessibili e investimenti in tecnologie pulite in Europa.”

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