Mercoledì 8 dicembre l’Unione Europea ha approvato la prima parte del suo regolamento sulla tassonomia, la classificazione che stabilisce il contributo nel contrasto ai cambiamenti climatici delle attività economiche. Nessuna decisione è stata ancora presa sulla parte più controversa, quella che riguarda gli investimenti su gas e nucleare, anche se tutto sembra convergere verso un loro inserimento nella classificazione.
Ad oggi quindi è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ue il regolamento delegato 2021/2139 della Commissione che fissa i “criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un’attività economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all’adattamento ai cambiamenti climatici e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale”.
In particolare, le attività del settore energia contenute nei due allegati al regolamento (uno su mitigazione e l’altro su adattamento) sono 25: generazione elettrica da fotovoltaico, solare a concentrazione, eolico, energia oceanica, idroelettrico, geotermia, combustibili liquidi e gassosi non fossili rinnovabili, bioenergia; trasporto e distribuzione di elettricità (ma solo se più del 67% della capacità di generazione di nuova connessione non emette più di 100 gr CO2eq/kWh); accumulo di energia elettrica e termica; stoccaggio di idrogeno; produzione di biogas e biocarburanti destinati ai trasporti e di bioliquidi; reti di trasporto e distribuzione di gas rinnovabili e a basse emissioni di CO2; distribuzione del teleriscaldamento/teleraffrescamento; installazione e funzionamento di pompe di calore elettriche; cogenerazione di calore/freddo ed energia elettrica a partire da solare, geotermia, combustibili liquidi gassosi non fossili rinnovabili e bioenergia; produzione di calore/freddo a partire da riscaldamento solare-termico, energia geotermica, combustibili liquidi e gassosi non fossili rinnovabili, bioenergia e calore di scarto.
Nel settore attività manifatturiere sono poi comprese la fabbricazione di tecnologie per le energie rinnovabili, l’idrogeno, le tecnologie a basse emissioni di CO2 per i trasporti, le batterie, i dispositivi per l’efficienza energetica degli edifici.
Nella liste anche attività come il riciclo della plastica e la produzione di cemento, alluminio e acciaio a patto che avvenga con processi a basse emissioni, mentre la fabbricazione di auto e furgoni è inclusa solo per mezzi a emissioni inferiori a 50 gr CO2/km fino al 31 dicembre 2025 e zero dopo questa data.
Numerose attività inerenti all’energia si ritrovano anche nel settore edilizia e attività immobiliari: installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l’efficienza energetica, tecnologie per le energie rinnovabili, stazioni di ricarica per veicoli elettrici negli edifici e misurazione, regolazione e controllo delle prestazioni energetiche degli edifici.
Nel settore fornitura di acqua, trattamento rifiuti e decontaminazione sono comprese invece la cattura e utilizzo di gas di discarica e il trasporto e stoccaggio geologico permanente sotterraneo di CO2.
Sempre per la CO2 sono incluse attività di ricerca, sviluppo e innovazione, mentre per la riduzione delle emissioni di gas-serra figurano soluzioni basate sui dati.
Il regolamento delegato 2021/2139 contiene infine in appendice i criteri “non arrecare danno significativo” (“do no significant harm”, Dnsh). Il regolamento sulla tassonomia, infatti, considera sostenibili le attività che danno un contributo “sostanziale” ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali stabiliti (mitigazione cambiamenti climatici, adattamento cambiamenti climatici, sostenibilità e protezione dell’acqua e delle risorse marine, transizione verso l’economia circolare, prevenzione e controllo dell’inquinamento, protezione ripristino della biodiversità e degli ecosistemi) e non arrecano un danno significativo agli altri cinque obiettivi.
Da ricordare che, a causa delle aspre divergenze tra gli Stati membri, la Commissione ha deciso di escludere dal regolamento delegato il gas naturale e il nucleare, la cui inclusione nella tassonomia dovrebbe avvenire a breve con uno specifico provvedimento come confermato martedì dal vice-presidente dell’esecutivo comunitario responsabile dell’Economia, Valdis Dombrovskis.
Parlando oggi a un evento a Bruxelles, il vice-presidente responsabile del Green deal, Frans Timmermans, ha detto che l’atto delegato della tassonomia su gas e nucleare sarà presentato prima di Natale, dando valore alle indiscrezioni che indicavano il 22 dicembre. “Penso che dobbiamo trovare un modo per riconoscere che queste due fonti energetiche svolgono un ruolo nella transizione energetica, non classificarle ‘verdi’, ma riconoscere il fatto che il nucleare è molto importante per ridurre le emissioni e che il gas naturale sarà molto importante per passare dal carbone all’energia rinnovabile”, ha affermato Timmermans.