I torinesi dovranno fare i conti con un nuovo aumento della Tari, la tassa sui rifiuti. Il Comune ha infatti deliberato un rincaro del 6,67% a partire da fine anno. L’aumento deciso dalla giunta Lo Russo varia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare e della metratura dell’abitazione, oscillando da un minimo di 6 euro ad un massimo di 49 euro annui.
L’assessora al Bilancio, Gabriella Nardelli, spiega che l’adeguamento è necessario per “garantire la totale copertura dei costi del servizio e la messa in sicurezza degli equilibri di bilancio”. Il rincaro è dovuto principalmente all’inflazione, che secondo l’Arera potrebbe raggiungere il 13,3% entro fine 2026. Si tratta del secondo aumento in un anno per la Tari a Torino: ad aprile 2023 era stato già deliberato un incremento dell’1,20%.
L’aumento avrà un impatto variabile a seconda della metratura dell’abitazione e del numero di componenti del nucleo familiare. Ecco alcuni esempi:
- Solo in una casa fino a 30 mq: aumento di 6 euro (da 89,50€ a 95,50€).
- Solo in una casa da 30 a 70 mq: aumento da 7,60€ a 9,20€.
- Due persone in una casa da 51 a 80 mq: aumento di circa 15 euro.
- Due persone in una casa da 81 a 120 mq: aumento di circa 20 euro.
- Un occupante in una casa oltre 200 mq: aumento massimo di 20 euro.
- Nuclei da 3 a 5 persone: aumento fino a 40 euro.
- Sei persone in una casa: aumento massimo di 49 euro (un caso che riguarda solo 144 nuclei familiari).
Le fasce più colpite:
- Nuclei numerosi: in generale, chi vive in case più grandi con più persone avrà un aumento più consistente.
- Abitazioni oltre i 200 mq: per i single che occupano abitazioni molto grandi, l’aumento arriva fino a 20 euro, pur rimanendo il più contenuto per i nuclei unifamiliari.