CONAI, terzo rapporto IdentiPack: aumentano le informazioni ambientali sulle etichette degli imballaggi

L'osservatorio di CONAI e GS1 Italy ha evidenziato che in Italia il 44,8% dei prodotti a scaffale riporta già le informazioni sul corretto conferimento in raccolta differenziata, in conformità con la normativa vigente. Questo valore corrisponde al 66% del totale delle confezioni effettivamente vendute. Si tratta di dati incoraggianti, che indicano un aumento della presenza di informazioni ambientali relative al packaging sui prodotti in vendita

terzo rapporto di IdentiPack

I dati del 2022 indicano un aumento dei prodotti che riportano informazioni ambientali relative al packaging sul mercato italiano rispetto all’anno precedente, un’evoluzione positiva soprattutto alla luce delle nuove norme che entreranno in vigore a partire da gennaio 2023. Sul totale di oltre 59.000 referenze monitorate, il 44,8% dei prodotti grocery a scaffale riporta le indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata, registrando un aumento del 3,2% rispetto al 2021. Inoltre, il 66,7% dei prodotti effettivamente venduti riporta queste informazioni, registrando un aumento del 2,4% rispetto all’anno precedente.

È quanto emerge dal terzo report IdentiPack, il primo Osservatorio nazionale sull’etichettatura ambientale del packaging frutto della collaborazione fra CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, e GS1 Italy, una delle organizzazioni non profit GS1 attive in 116 paesi nel mondo che promuovono l’utilizzo degli standard GS1, i più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese.

Un osservatorio che, monitorando la presenza di informazioni ambientali sulle etichette degli imballaggi immessi al consumo in Italia, ogni sei mesi fotografa la situazione dei prodotti disponibili a scaffale e acquistati dal consumatore per fornirne un’analisi approfondita.

Su 34.031 imballaggi a scaffale è già presente la codifica identificativa del materiale di cui sono fatti, ai sensi della decisione 129/97/CE. Corrispondono al 25,6% del totale delle referenze a scaffale nel grocery (+4,2 punti % rispetto al 2021) e al 43,7% del totale dei prodotti venduti (+4,1 punti % rispetto al 2021).

Oggi sono già 4.691 i prodotti a scaffale la cui etichetta permette di visionare digitalmente le informazioni ambientali sul packaging del prodotto. Un paniere che include il 3,5% delle referenze a scaffale e il 3,3% di quelle vendute complessivamente. Un numero che è cresciuto di 0,2 punti percentuali se confrontato con quello del 2021.

Fra i settori merceologici analizzati, quello del freddo si posiziona sul primo gradino del podio per la comunicazione delle informazioni ambientali obbligatorie dei packaging: gelati e surgelati si aggiudicano la leadership per incidenza di prodotti che riportano in etichetta la codifica identificativa del materiale, oltre alle indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata. Ma brillano anche per la presenza di certificazioni relative alla compostabilità del packaging e di suggerimenti per migliorare la raccolta differenziata a casa.

In ottima posizione anche l’home care, che ricorre alla comunicazione ambientale sul packaging con numeri superiori alla media, e si aggiudica la palma per l’uso di canali digitali che forniscono informazioni aggiuntive: un reparto pionieristico nel mettere a disposizione del consumatore QR code e link digitali, diffusi sugli imballaggi home care molto più che nel resto del grocery.

“Queste cifre e questi risultati sono anche il frutto di un percorso che CONAI ha portato avanti dalla fine del 2020 con il Ministero dell’ambiente e con le aziende italiane, creando Linee guida dedicate proprio all’etichettatura” commenta Luca Ruini, presidente CONAI. “I numeri di IdentiPack, infatti, sono anche una conferma di quanto corrette indicazioni per la raccolta differenziata siano importanti: permettono all’industria del riciclo di dare nuova vita a quantitativi sempre maggiori di materiali da imballaggio, risorse prodotte dalle nostre città che sono ormai autentiche miniere metropolitane”.

“Semestre dopo semestre, IdentiPack si conferma uno strumento indispensabile per misurare e raccontare l’evoluzione della comunicazione della sostenibilità sulle etichette dei prodotti di largo consumo» sottolinea Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy. «Anche questa nuova edizione conferma il suo valore di monitoraggio completo a disposizione della business community, rafforzato dall’ampia base statistica che utilizza: quella dell’Osservatorio Immagino, composta dagli oltre 133 mila prodotti digitalizzati dal servizio Immagino, che ne registra tutte le indicazioni e i claim presenti sulle etichette, realizzando e mantenendo aggiornata una banca dati unica in Italia”.

Per maggiori informazioni e per scaricare il terzo report di IdentiPack: osservatorioidentipack.it.