Il 3 luglio entra in vigore la direttiva europea denominata SUP che mette al bando alcuni prodotti in plastica monouso. Ad oggi (venerdì 2 luglio) l’Italia non ha ancora approvato nessun atto per recepire la direttiva, nonostante la bozza del documento sia pronta da giorni, e fonti ministeriali parlano di un rinvio dopo l’estate.
Dal Ministero della Transizione Ecologica fanno sapere che le interlocuzioni con la Commissione europea sono sempre fitte e il confronto è serrato. La legge delega che dal Parlamento va al Ministero e al Governo per poter scrivere il decreto di recepimento è arrivata pochi mesi fa e si sta lavorando.
Sempre con la Commissione, dicono dal Ministero, c’è una interlocuzione in corso su due punti in particolare per il recepimento della SUP: la bioplastica e i prodotti con film plastico all’interno di prodotti monouso in carta (Pap), su cui la Commissione pare non aver preso ancora una posizione formale. In realtà c’è da registrare una apertura: sui prodotti in Pap potrebbe esserci un’integrazione delle linee guida, nel senso voluto dall’Italia, che quindi porterebbe a non considerare all’interno della direttiva i prodotti con un massimo del 10% di plastica. Ma nulla è deciso.
Intanto il Ministero sta scrivendo il decreto con la supervisione della Commissione, come del resto altri Paesi europei, e nel frattempo ha aderito alla campagna di comunicazione europea per sensibilizzare i cittadini alla riduzione dei prodotti monouso dal 3 luglio che, dicono sempre da Roma, consentirà anche di esaurire le scorte.
Quindi da sabato 3 luglio non cambia nulla dice il Ministero guidato da Roberto Cingolani: sugli scaffali dei supermercati si potranno reperire tutti i prodotti messi al bando dalla direttiva SUP e le aziende potranno continuare a produrli. L’obiettivo, filtra dal dicastero, è quello di licenziare il decreto di recepimento il prossimo ottobre.
Sull’argomento leggi l’articolo di Paolo Hutter: Sup all’italiana. Salta la data del 3 luglio: un rinvio che non piace a nessuno