In Spagna, bar e ristoranti saranno costretti a offrire ai clienti doggy bag gratuite come parte di un nuovo disegno di legge volto a ridurre lo spreco alimentare. Nel nuovo provvedimento rientrano anche i supermercati e le aziende del settore alimentare che, se non riescono a ridurre la quantità di cibo buttato, rischiano multe fino a 60.000 euro.
Dopo l’approvazione della norma da parte del governo spagnolo, è arrivata ora anche quella del Parlamento che dà quindi il via libera per l’entrata in vigore.
La nuova legge antispreco di cibo prevede che negozi e supermercati riducano il prezzo della merce che si sta avvicinando alla data di scadenza, oppure per quelli che non hanno un “bell’aspetto” o risultano essere imperfetti anche se perfettamente commestibili.
Inoltre, tutti i locali di ristorazione e ogni punto vendita di generi alimentari aventi una superficie di oltre 1.300 metri quadrati, dovranno convenzionarsi con un banco alimentare o con ong in modo da creare un sistema di donazioni per adeguarsi alle disposizioni di legge. Senza questo sistema, i titolari potranno essere multati con un’ammenda fino a 60.000 euro e, in caso di trasgressioni più gravi e ripetute, le multe potranno arrivare fino a 500 mila euro.
Come affermato da Luis Planas, ministro spagnolo dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione, la nuova legge mira a regolamentare e a sensibilizzare su un tema molto importante come lo spreco alimentare.
Secondo in governo, infatti, la Spagna spreca ogni anno 1,36 milioni di tonnellate di cibo e bevande, equivalenti a circa 31 chilogrammi a persona e a circa 250 euro per ogni persona residente in Spagna.
Cosa stanno facendo gli altri paesi europei contro lo spreco alimentare
Come la Spagna, anche la Francia, all’inizio del 2016, ha introdotto la legge “doggy bag” per ridurre la grande quantità di sprechi alimentari nel Paese. All’epoca, secondo i dati del governo, il solo settore della ristorazione francese era responsabile di circa un milione di tonnellate di rifiuti alimentari all’anno. La legge faceva parte di un’iniziativa lanciata dal governo francese nel 2013, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50% entro il 2025.
Mesi dopo i francesi, nell’agosto 2016, anche l’Italia ha approvato una legge che incoraggia le aziende a donare o regalare gli alimenti scaduti. In precedenza le aziende erano sanzionate per questa pratica. Inoltre la legge prevede un’incentivo in caso di donazione: più cibo viene regalato, meno si paga la tassa sui rifiuti. Sono autorizzati a regalare prodotti invenduti anche gli agricoltori.