Sosta selvaggia e mobilità negata a Roma: il 36% dei veicoli è parcheggiato irregolarmente

Secondo il nuovo dossier di Legambiente presentato il 2 dicembre, nelle strade di Roma oltre un terzo dei veicoli è parcheggiato in modo irregolare. Lo studio, che ha analizzato 55 strade in 10 municipi, rileva che le auto rappresentano il 66% della sosta selvaggia, seguite dai motocicli (26%) e dai monopattini (8%). "Le auto sono troppe per lo spazio disponibile," denuncia Legambiente chiedendo politiche per ridurre la motorizzazione e favorire una mobilità sostenibile

credit foto: Legambiente Lazio

Nella giornata del 2 dicembre, Legambiente ha presentato il nuovo “Dossier Mobilità Negata a Roma – Sosta Selvaggia nelle Strade della Capitale”. Realizzata nell’ambito della nuova campagna ARIA PULITA PER ROMA, la ricerca ha preso sotto esame 55 strade in 10 diversi municipi, osservando un totale di 17.088 veicoli tra automobili, motoveicoli e monopattini elettrici.

“La presentazione è avvenuta Largo di Santa Susanna Piazza Santa Susanna, uno dei luoghi simbolo della sosta selvaggia, dove i volontari dell’associazione hanno dapprima imbracciato lo striscione CI SIAMO ROTTI I POLMONI durante la presentazione dei dati e poi hanno simbolicamente “multato” le vetture in sosta irregolare dell’area, lasciando avvisi di irregolarità con link al dossier completo”, ha spiegato Legambiente.

“Lo studio, complessivamente – prosegue Legambiente -, ha rilevato che ben il 36%, oltre un terzo dei veicoli a Roma, è in sosta irregolare. Tra tutti i veicoli l’analisi ha rivelato che per oltre il 66% dei casi a trovarsi in sosta selvaggia sono le automobili, nel 26% motocicli. La percentuale di monopattini, tra i veicoli lasciati in maniera irregolare, invece è inferiore al 8% e considerando lo spazio che occupano, sono del tutto trascurabili gli impatti rispetto a quelli delle autovetture rispetto alla congestione sulle strade”.

“I numeri altissimi della sosta selvaggia nelle strade di Roma, dimostrano quanto le automobili nella Capitale, siano semplicemente troppe per lo spazio a disposizione, saturando ogni area e negando il diritto alla mobilità, ogni volta che un pedone non può camminare liberamente o ogni volta che un autobus del trasporto pubblico è bloccato da auto parcheggiate ovunque – commentano Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e responsabile mobilità di Legambiente e Amedeo Trolese responsabile Mobilità di Legambiente Lazio -. Con un tasso di motorizzazione alle stelle, inquinamento atmosferico che continua a far scattare procedure di infrazione comunitaria, numeri agghiaccianti relativi all’incidentalità stradale, strade congestionate dalle auto in sosta o in movimento, c’è bisogno di tutti i progetti di mobilità sostenibile, ora e subito: nuovi tram, prolungamenti delle metro, anello ferroviario, nuove preferenziali, percorsi ciclo-pedonali sicuri, pedonalizzazioni, sviluppo della sharing mobility, zone30. Contemporaneamente però sono imprescindibili politiche per la riduzione drastica del numero di vetture: provvedimenti come la Congestion Charge o la Fascia Verde attiva da un mese, stanno nella giusta direzione. Se la prima ancora deve essere attuata, Fascia Verde va rafforzata con i varchi e l’estensione dei divieti a molte più vetture di quelle alle quali si rivolge ora: è così che possiamo immaginare di scardinare finalmente il terribile stradominio delle automobili sulle nostre strade e nella nostra vita.”

“Le peggiori 5 strade per percentuale di macchine in sosta irregolare sono, in ordine, Via Camesena (85%), Via Angelo Emo (70%), Via Cipro (66%), Piazza Vescovio (64,8%) e Via XX Settembre (64,4%). Tra i quartieri il record di automobili parcheggiate irregolarmente è quello della Nomentana con il 50,5% sosta selvaggia, seguito dalla zona di San Pietro con il 42,4% e poi Trastevere con il 36%. Il record per la sosta irregolare dei motocicli va al quartiere Magliana con ben l’87% di scooter e moto lasciati al di fuori degli spazi previsti”, conclude Legambiente.

credit foto: Legambiente Lazio