Sono stati scelti i vincitori del concorso CAATxARTxFUTURE

La giuria, per la creazione di una opera murale da realizzare con vernici fotocatalitiche, in grado di depurare l'aria, sulle pareti del CAAT a tema sociale e ambientale, ha scelto la giovane coppia di artisti formata da Emanuele Gigantelli e Rama Mancardi

CAATxARTxFUTURE

Sabato 25 Marzo alle ore 10,30 si è riunita in call la giuria del bando CAATxARTxFUTURE per scegliere e decidere il bozzetto del vincitore che verrà realizzato sulla parete esterna della Galleria 01 del CAAT Centro Agro Alimentare di Torino. La giuria si è espressa attraverso una votazione per punteggio.

Le preferenze dei giurati si sono focalizzate principalmente su 2 bozzetti, entrambi realizzati a 4 mani da 2 coppie di artisti: la coppia composta da Emanuele Gigantelli e Rama Mancardi e quella formata da Enrica Savigliano e Andrea Mariani.

La giuria, visti i punteggi assegnati da ciascun giurato e dopo un breve confronto, ha decretato che il vincitore della call per giovani artisti è la coppia Emanuele Gigantelli e Rama Mancardi.

Il loro bozzetto realizzato a quattro mani è frutto di una collaborazione tra i due giovani artisti iniziata un paio di anni fa: Emanuele Gigantelli, in arte Giga, classe 2000, di Sava (Taranto), a Torino da circa 3 anni, inizia il suo percorso artistico ancora adolescente. Ama rappresentare soggetti naturalistici e forme organiche. Rama Mancardi, in arte NoReason, di Alba (Cuneo), 27 anni, si esprime attraverso una elegante ricerca grafica che trae spunto da elementi di calligrafia, avanguardia futurista e forme geometriche.

Descrizione dell’opera – 1° classificato

I prodotti della terra come valore comune per tutti gli esseri viventi affinché siano una risorsa sostenibile ed accessibile a tutti. Nell’analisi delle possibili scelte, i due artisti hanno voluto interpretare questo concetto, escludendo a priori un approccio rappresentativo puramente estetico, convenzionale e banale, e dato che di frutta e verdura ce ne sono in abbondanza all’interno della struttura, la decisione ha virato verso un’analisi più antropologica. Giga e Rama si sono concentrati sullo sviluppo di un’allegoria, che tramite simboli, armonie, forme e colori potesse aprire un percorso esteticamente travolgente ma con una notevole forza comunicativa. L’opera è composita e dialogica: le armonie definite dai segni rivoluzionano lo spazio come netti colpi di pennello su una tela, le rappresentazioni figurative si stagliano irrompendo in questa scenografia fantastica e talvolta espandendo la stessa, permettendo così di rivelare panorami bucolici che definiscono una linea dell’orizzonte “aumentata”.

Oggigiorno è quanto più necessario determinare un valore aggiunto e un’etica della produzione e del consumo. La scelta di non rappresentare direttamente il prodotto ma di rivolgere lo sguardo verso la realtà per orientare l’osservatore verso le contraddizioni che regnano nel mondo desacralizzato, in cui il lavoro si oblia dietro l’inesauribile offerta del mercato, è da leggersi anche in questa chiave. Con questo elaborato i due artisti vincitori del bando CAATxARTxFUTURE pongono l’attenzione sulla particella che hanno individuato essere perno strutturale della questione: l’uomo – inteso come umanità – che spesso si considera antitetico al “tempo del mito”, prendendo in prestito l’espressione pasoliniana. Hanno avviato quindi per il CAAT un percorso figurativo che contiene in sé una memoria storica del connubio dell’uomo con la terra – e con i suoi prodotti – avvolto dal vento del cambiamento, le cui spire non annullano però le origini di questa corrispondenza, piuttosto determinandone un percorso ed evoluzione. L’opera è stata progettata per poter essere realizzata nella sua quasi totalità con vernici fotocatalitiche, motivo per il quale Giga e Rama hanno scelto una combinazione di palette cromatica lieve ma che donasse un nuovo carattere alla struttura.

La seconda coppia classificata vede una lunga e prolifica collaborazione tra 2 artisti cuneesi con passioni e specializzazioni differenti: Andrea Mariani, in arte FakeNews, classe ’91 spazia tra la stampa 3D, il videomapping e ovviamente il muralismo, passione che condivide con Enrica Savigliano, in arte MenteRita, classe 97, studente all’accademia di Brera.

Descrizione dell’opera – 2° classificato

Il Giardino delle delizie è il titolo del progetto per il murales sulla parete esterna del CAAT. Partendo da riferimenti che arrivano dalla storia dell’arte quali i ritratti composti di fogliame, verdura e frutta dipinti da Arcimboldo e dagli immaginari popolati dalle creature fantastiche di Bosch, i due artisti hanno ideato un bozzetto descrivendo i prodotti della terra come valore comune per tutti gli esseri viventi affinché siano una risorsa sostenibile ed accessibile per tutti. Mentre le figure umane come i due grandi volti agli estremi laterali del disegno assumono caratteristiche vegetali, la frutta e la verdura vengono personalizzati con caratteri e comportamenti antropomorfi sino a creare una sintonia tra i due mondi: quello umano e quello vegetale.

Dichiara il Direttore Generale del CAAT Gianluca Cornelio Meglio “Siamo fiduciosi che l’apertura del Centro Agroalimentare di Torino alla Street art possa, da un lato, rappresentare l’occasione per valorizzare i nostri spazi e, dall’altro, favorire il dialogo con il mondo dei giovani artisti che potranno raccontare il nostro Centro esprimendo i valori che concorrono a caratterizzarlo. Siamo grati all’Associazione Monkeys Evolution per il supporto che ci ha prestato e per le soluzioni tecniche suggerite che, ricorrendo a pitture fotocatalitiche, concorreranno a fare del bene all’ambiente”.

Conclude il Presidente di Monkeys Evolution Berny Scursatone “Come responsabile del progetto CAATxARTxFUTURE posso dire di essere orgoglioso dei risultati ottenuti. Il bozzetto è stato creato da due giovani artisti, Mancardi e Gigantelli, formati attraverso il progetto Depurarte e MurArte di cui siamo responsabili e ideatori. L’opera è accattivante, poetica e studiata in maniera ottimale per l’uso delle vernici fotocatalitiche in grado di depurare l’aria. La coppia ha lavorato in maniera impeccabile sul bozzetto amalgamando sapientemente gli stili differenti di ciascun artista. Da sottolineare l’utilizzo di palette di colori che ben si amalgamano con l’ambiente circostante, inserendo alla perfezione forme e campiture all’interno dell’architettura del CAAT. Sono ampiamente soddisfatto anche dell’opera di Mariani e Savigliano, di stile marcatamente pop, con contenuti e suggestioni interessanti. Conosco molto bene le capacità dei due artisti vincitori e sono sicuro che non avranno problemi nella realizzazione dell’opera. Tutti i soci di Monkeys Evolution sono entusiasti e non vedono l’ora di vedere gli artisti all’opera”.