La scelta della giunta Gualtieri di investire in un inceneritore per la gestione dei rifiuti comincia a diventare oggetto di sondaggi. Maggioranza favorevole: dice un sondaggio realizzato da Izi che ha intervistato un campione di 1024 persone tra il 22 e il 23 aprile 2022.
I risultati dell’indagine parlano di un 84,4% di favorevoli all’impianto, ma con diverse sfumature significatve sfumature. Il 15,60% lo è “in ogni caso”, mentre il 55,60% si esprime positivamente al progetto “solo se verrà realizzato con le dovute garanzie per l’ambiente e per la salute dei cittadini”, il 11,30 solo “se risolverà definitivamente la gestione dei rifiuti” e il 6,90% “solo se ridurrà il costo economico sostenuto dai cittadini per la gestione dei rifiuti”.
La quota dei contrari del 15,6%, si divide in un 5,70% che lo è “in ogni caso” e un 9,90% che ritiene che “si dovrebbe incentivare la raccolta differenziata porta a porta”. Ad opporsi al progetto sono soprattutto gli elettori di Virginia Raggi.
La gestione dei rifiuti nella Capitale è un sistema ciclicamente in crisi e il piano della Giunta Gualtieri prevede un termovalorizzatore a gestione pubblica da 600 tonnellate per il recupero di energia. Dopo l’annuncio dello stesso sindaco in occasione del Consiglio straordinario sui rifiuti che si è tenuto lo scorso mercoledì 20 aprile, sono state tante le reazioni non solo politiche, ma soprattutto da parte dei movimenti ambientalisti. L’impianto andrà ad aggiungersi ad altri due di digestione anaerobica per la gestione dell’organico, due per il riciclo di carta e plastica e altri 30 centri complessivi.