A fronte delle numerose segnalazioni di cittadine e cittadini relative all’opportunità degli sfalci ridotti in città, ovvero di mantenere l’erba più alta del solito, che il Garante del verde aveva promosso con il proprio comunicato del 23 aprile scorso, il Comune di Milano pubblica alcune precisazioni di merito. Eccole:
“La conferma dell’utilità dell’iniziativa, già diffusa in molti Paesi europei e in espansione in diverse città italiane, promossa dal Comune per la riduzione degli sfalci nelle aree verdi, come il Garante ha già evidenziato, è importante per la conservazione delle specie locali, la biodiversità, la protezione del suolo e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.
Il Comune di Milano, adottando questo approccio positivo, ha implementato la gestione del prato con sfalci ridotti in 54 aree verdi, coprendo il 7% del totale dei prati in gestione pubblica, per una superficie complessiva di 1,3 milioni di metri quadri. La riduzione degli sfalci in queste zone e la scelta agronomica di effettuare sfalci selettivi favorisce la crescita spontanea di specie autoctone, arricchendo i prati di biodiversità e garantendo una maggiore fornitura di servizi ecosistemici fondamentali, tra cui la protezione dall’erosione del suolo, l’aumento della riserva idrica del terreno e la creazione di habitat per fauna e insetti.
L’Amministrazione attraverso l’appaltatore del verde del Comune effettua controlli per le piante allergeniche e, ad esempio, garantisce tre sfalci annuali come richiesto dalla normativa per il contenimento dell’ambrosia. Il Garante del Verde si impegna a vigilare sull’applicazione e sui risultati della pratica degli sfalci ridotti, anche verificando, in seguito alle segnalazioni ricevute dai cittadini e dalle cittadine sullo stato di fatto dello sfalcio dei prati, la corrispondenza con le superfici indicate a livello municipale delle 54 aree a sfalcio ridotto.
Il Garante del Verde specifica che si tratta di una sperimentazione su aree ben definite e segnalate con circa 200 cartelli informativi utili a individuare le aree a sfalcio ridotto, a sensibilizzare i cittadini e le cittadine sulle “oasi della biodiversità”, spiegando il motivo della riduzione degli sfalci.
Il Garante del Verde, infine, consapevole che le copiose piogge degli ultimi mesi non hanno facilitato il lavoro degli addetti alla cura del verde e con l’obiettivo di valorizzare la scelta della pratica dello sfalcio ridotto ove previsto, auspica che si proceda nei tempi e nei modi consentiti dall’andamento meteorologico al regolare sfalcio del prato di tutte le aree verdi quali aiuole, giardini, parchi ecc. ove non previsto lo sfalcio ridotto per garantire la normale fruizione delle aree verdi da parte dei cittadini e delle cittadine, anche in compagnia degli animali domestici”.