Condanna Cedu su Terra dei Fuochi, Pichetto: “Insufficiente quanto fatto finora”

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è intervenuto in Commissione bicamerale Ecomafie a proposito della sentenza della Corte Europea dei Diritti umani che ha condannato lo Stato Italiano per la Terra dei Fuochi. La CEDU ha sancito che l'Italia non fa nulla per proteggere i cittadini dai gravissimi danni derivanti da decenni di rifiuti tossici interrati illegalmente tra le province di Napoli e Caserta, stabilendo che il paese deve introdurre, senza indugio, misure generali in grado di affrontare in modo adeguato il fenomeno

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è intervenuto in Commissione bicamerale Ecomafie a proposito della sentenza della Corte Europea dei Diritti umani, che ha condannato lo Stato Italiano per la Terra dei Fuochi. La CEDU ha sancito che l’Italia non fa nulla per proteggere i cittadini dai gravissimi danni derivanti da decenni di rifiuti tossici interrati illegalmente tra le province di Napoli e Caserta, stabilendo che il paese deve introdurre, senza indugio, misure generali in grado di affrontare in modo adeguato il fenomeno. La sentenza è definitiva.

“Quanto fin qui fatto per la cosiddetta Terra dei Fuochi obiettivamente non è sufficiente – ha detto Pichetto – ed occorre dare un ulteriore slancio alle azioni di risanamento con maggiore rapidità come ci ricorda anche la sentenza della Corte, sulla quale comunque è in corso di valutazione la proponibilità di un ricorso”.

Il Ministro ha detto che “l’area della Terra dei Fuochi non è identificata quale Sito di Interesse Nazionale e pertanto la competenza per la procedura di bonifica non è attribuita al Ministero, ma alla Regione Campania”. E ha poi aggiornato sull’attività di perimetrazione del nuovo SIN dell’Area vasta di Giugliano, stabilito dal decreto 76 del 2020, spiegando che “l’impegno del Ministero è quello di addivenire rapidamente ad una positiva conclusione dei lavori, al fine di dare un segnale immediato al territorio e anche alle richieste della stessa Corte europea”.

Pichetto ha evidenziato inoltre la “pluralità di azioni” condotta negli anni, “con il coinvolgimento sinergico di tutti i livelli istituzionali per portare sollievo a una terra martoriata”.  Il contributo settoriale del MASE, ha chiarito il titolare dell’Ambiente, è inquadrato “nell’ambito di una strategia complessiva che comprende, oltre ai temi ambientali, temi sanitari, salubrità dei prodotti agricoli, sicurezza del territorio, prevenzione e repressione degli illeciti”.

In proposito il Ministro ha citato “la mappatura dei terreni della Regione Campania destinata all’agricoltura, per accertare l’eventuale esistenza di contaminanti” e l’attività del relativo gruppo di lavoro. Per “la realizzazione degli interventi urgenti di messa in sicurezza e bonifica delle aree di Giugliano e dei Laghetti di Castelvolturno sono disponibili 19 milioni di euro”, ha aggiunto.

Pichetto ha poi fatto il punto sulle attività realizzate e in corso nell’ambito delle “compensazioni ambientali” in Campania, mediante atti convenzionali con Sogesid, società “in house” del Ministero e delle amministrazioni pubbliche centrali.

Il Ministro ha inoltre menzionato l’Accordo di Programma “Caivano e Giugliano 2020” per la “prevenzione del rischio incendi, la gestione dei rifiuti, il controllo del territorio e l’informazione”, l’intesa per la creazione di un Osservatorio Ambientale presso il Real Sito di Carditello, il protocollo sulla raccolta degli pneumatici fuori uso abbandonati su suolo pubblico e altre iniziative rivolte alla sensibilizzazione e allo sviluppo dell’economia circolare.