In un’intervista nella trasmissione “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è tornato a parlare dell’inceneritore che verrà realizzato Santa Palomba, a Sud della città. Nell’intervista, il primo cittadino della Capitale ha ribadito la posizione dell’Amministrazione comunale circa l’essenzialità del progetto, dichiarando come: “Contro questo progetto, non ci sono particolari proteste. Verrà realizzato per la fine del 2026”.
In risposta alla dichiarazione di Gualtieri, la sindaca di Pomezia Veronica Felici ha così risposto sul quotidiano Roma Today: “Roberto Gualtieri, oltre a non sentire, riesce neanche a non vedere: non sente perché non è riuscito ad ascoltare tutte le motivazioni per le quali costruire un termovalorizzatore, come lo chiama lui – anche se di fatto è un vero e proprio inceneritore – a Santa Palomba è una follia; non vede perché non è riuscito ad accorgersi delle centinaia di persone arrivate sotto il Campidoglio a manifestare contro la costruzione di questo ecomostro”.
Lo scorso 2 dicembre diverse associazioni locali hanno indetto e partecipato alla manifestazione citata dalla sindaca di Pomezia. Qui, la Rete Tutela Roma Sud ha ricordato di: “Essere in prima linea da un anno per sensibilizzare sulle problematiche relative alla realizzazione dell’inceneritore. Siamo stati anche ad Acerra ad incontrare le persone che vivono accanto ad un inceneritore per capire cosa significa. Ad Acerra i cittadini sono scesi in piazza lo scorso 14 ottobre e, grazie al registro dei tumori, hanno dimostrato l’alta incidenza del numero dei tumori tra la cittadinanza. Qui gli istituti comprensivi dove studiano i bambini di età compresa tra 6 e 13 anni ci sono oltre 100 bambini con il sostegno per neoplasia. Se oggi siamo in piazza e se nei mesi scorsi ci siamo impegnati in numerose iniziative per sensibilizzare è perché non vogliamo che questi numeri si ripetano a Roma. Esistono soluzioni alternative che vanno considerate. La chiusura di questa amministrazione di fronte al riciclo e ad altre soluzioni denota la debolezza della proposta che ha come unica motivazione il profitto e l’interesse economico. A noi Gualtieri non ha mai risposto e non ci ha mai coinvolto con nessuna forma di partecipazione pubblica”.
Le associazioni della Rete Tutela Roma Sud e alcune amministrazioni comunali del territorio, dopo il ricorso al Consiglio di Stato, stanno attendendo la sentenza.