Si potrebbe e dovrebbe parlare piu seriamente dei problemi della riapertura delle scuole “in presenza”, specie delle superiori, senza esagerare oltre misura il tema dei trasporti pubblici. Figuriamoci se noi ambientalisti non siamo favorevoli ai trasporti pubblici, ma in questo caso se ne sta parlando come se la stragrande maggioranza degli studenti delle scuole superiori andasse a scuola o potesse andare a scuola solo coi trasporti pubblici.
Non si è parlato dei mobility manager, che per legge e da anni devono esistere ed essere attivi in ogni scuola per organizzare la mobilità casa-scuola di studenti e insegnanti in modo da ridurre traffico inquinamento e disagi. Ora il mobility manager dovrebbe occuparsi della sicurezza della mobilità nei confronti del contagio. Perchè non se ne parla? E’ questa azione capillare che dovrebbe essere la chiave di un sistema articolato e flessibile di mobilità a prova di Covid.
In sostanza si è ripetuto all’infinito una sorta di mantra: “le scuole al loro interno sono sicure, ma i trasporti pubblici o sono troppo affollati quindi contagiosi oppure… non ce n’è abbastanza”. E poi via con le accuse al Governo o alle Regioni di non aver predisposto sufficienti ulteriori trasporto pubblico.
Le scuole vanno aiutate ma devono trovare in sè le risorse umane cognitive e organizzative per organizzare in modo sicuro e sostenibile la mobilità. Non è pensabile triplicare la disponibilità di mezzi pubblici, basta con istanze impraticabili. Ma non eravamo e non siamo un paese fin troppo automobilistico? Non abbiamo una quantità enorme di figli accompagnati a scuola in automobile? E per chi abita troppo lontano per piedi o bici si è mai parlato di condivisione dell’auto?
Certo, può essere al momento solo condivisione di due studenti con un adulto guidatore, ma sarebbe un contributo notevole. Ed è invece pensabile aumentare considerevolmente il numero di spostamenti a piedi o in bicicletta verso la scuola. A parte la vicenda dei bonus, avete mai sentito un politico o un virologo nazionale o locale fare un chiaro appello a usare la bici? Solo una visione elastica concreta capillare della mobilità ci può salvare nel lungo periodo che ancora ci separa dalla normalità. Occorrono mobility manager subito, e si spera che qualche dirigente scolastico ci stia già pensando.