“Attenderemo gli atti. Li guarderemo e, naturalmente, li impugneremo procedendo nella direzione che purtroppo abbiamo già riscontrato in altri scioperi generali”. Lo ha detto la segretaria confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, in riferimento alla precettazione che il ministro Salvini ha firmato per lo sciopero generale di venerdì 29 novembre, che riguarda anche il trasporto pubblico locale e gli aerei ma non i treni. Al termine della riunione pomeridiana al Mit, in cui la richiesta del governo era di ridurre lo stop nei trasporti da 8 a 4 ore, i sindacati hanno infatti deciso di non cedere alle richieste e Salvini ha quindi fatto sapere di aver firmato la lettera di precettazione, che significa imporre la limitazione oraria.
“Si preferisce muoversi con modalità che non prevedono il confronto e il rispetto dello sciopero generale – ha proseguito Gabrielli – valuteremo il ricorso al Tar in virtù di come sarà argomentata la precettazione. Prendiamo atto che per il tentativo di conciliazione, per il quale siamo stati convovati come prevede la procedura, il ministro non era interessato a conoscere le ragioni tecniche e normative del perché abbiamo ritenuto di confermare lo sciopero generale nei tempi e nelle modalità con cui l’abbiamo proclamato. Il ministro ha confermato la volontà di aderire alla segnalazione della commissione di garanzia sugli scioperi. La riteniamo una lesione importante dello sciopero generale. Si potevamo trovare altre modalità di confronto che non hanno interesse a trovare”.