Il movimento Fridays for Future Italia torna in piazza l’11 Aprile 2025 per un nuovo sciopero globale per il clima. Decine le città coinvolte dai cortei ambientalisti (in basso la lista), che in quest’occasione indirizzano la protesta contro “l’instaurazione di una economia di guerra nella quale parte delle industrie dannose si convertono in industria bellica spostando le risorse economiche dalla riconversione ecologica“. Ecco il comunicato integrale:
La cornice generale presente è l’instaurazione di una economia di guerra nella quale:
Parte delle industrie dannose si convertono in industria bellica spostando le risorse economiche dalla riconversione ecologica e aumentando non solo gli impatti ambientali e sociali, ma anche rendendo irreversibile nel breve futuro la variazione di temperatura media globale. Registrata nel 2024, questa è maggiore di un grado e mezzo rispetto ai livelli preindustriali. L’ennesimo campanello di allarme del clima che sta cambiando per causa del sistema economico fossile;
Gli interessi economici vengono mascherati, alimentando le guerre e l’estrattivismo di risorse dai territori, di cui un esempio sono gli interessi fossili nel genocidio a Gaza. Le guerre e lo sfruttamento delle risorse hanno cause profonde, come la diseguaglianza sociale tra i territori e i paesi. Alla richiesta di una riconversione dal basso la risposta rimane invece una transizione energetica affidata a grandi aziende come ENI, che puntano, in linea con il Governo, sul gas fossile, spacciato come “combustibile di transizione”, per fare diventare l’Italia hub del gas, attraverso il famigerato Piano Mattei, nuova forma di neocolonialismo fossile, a danno dei paesi del sud globale. Non solo, si punta anche sul gas importato via nave dagli USA e paesi mediorientali e su nuovi rigassificatori, strutture costosissime che rischiano di legarci al fossile per decenni;
La gestione dei territori e delle città diventa securitaria: il dissenso viene represso affidando le città a interessi privati e portando avanti la guerra del cemento che aumenta l’impatto degli eventi climatici estremi come le alluvioni.
Per questo il movimento chiede di realizzare pienamente la riconversione ecologica:
Attraverso la creazione di posti di lavoro nei settori socialmente e ambientalmente utili, come da tempo e dal basso provano a fare gli ex operai della ex GKN
Con una pianificazione dal basso che parta dalla raccolta dei reali bisogni presenti nelle città e territori iniziando con il bloccare tutti i progetti dannosi presenti o programmati
Fermando la repressione di chi manifesta e la cementificazione delle nostre città, vera guerra del cemento alla vita
Fridays for Future Italia invita a manifestare in ogni forma per la giustizia climatica e sociale, per ogni decimo di grado in meno, per una pace giusta, costruita dalla democrazia, non per una guerra delle élite per il mantenimento delle disuguaglianze esistenti.
Chi vuole la pace, prepari la vita.
Lista delle piazze e iniziative:
Torino – piazza Statuto ore 9:30
Valsusa – ritrovo in stazione Susa alle 8 per andare a Torino
Chieri – 12 Aprile stazione di Chieri ore 15:00
Trento – piazza Fiera ore 16:00
Verona – Ponte Pietra ore 18:00
Milano – largo Cairoli ore 9:30
Pavia – castello Visconteo ore 9:00
Varese – piazza della Repubblica ore 17:30
Bergamo – club ricreativo Pignolo, Festival for Future dalle ore 16:00
Genova – piazza San Matteo ore 16:00
Faenza – a breve sui social
Firenze – festival Complicità Ecologiche ore 16:30
Lucca – piazzale Verdi ore 9:00
Roma – piazza Vittorio Emanuele ore 9:30
Taranto – via di Palma ore 9:00
Bari – giardino Mimmo Bucci ore 17:00 (parte di una settimana di attività)
Catania – piazza Roma ore 9:00
Caltanissetta – a breve sui social
Trapani – piazza Vittorio ore 9:30
Palermo – teatro Massimo ore 9:00
Alcamo – piazza Ciullo ore 17:00