“Alla luce delle ipotesi di reato emerse dall’Ordinanza del GIP del 21 febbraio 2025, che il Comune di Milano ha ricevuto oggi e ha potuto leggere integralmente, l’Amministrazione considera di costituirsi parte civile. A partire dal 2020 il Comune di Milano ha reso obbligatorio per dirigenti e funzionari responsabili dichiarare eventuali condizioni di incompatibilità. E questo vale anche per i membri di Commissione, compresa la Commissione comunale per il Paesaggio, sia alla nomina sia in sede di trattazione di ogni pratica. Dichiarazioni che non risultano essere state rese da chi oggi indagato”.
Così Palazzo Marino in una nota a seguito delle ultime vicende giudiziarie intorno alla proposta di legge Salva Milano. Vicende che fino a mercoledì 5 marzo erano ancora una “semplice” contesa sull’interpretazione delle norme urbanistiche, mentre ora le indagini della magistratura sui possibili illeciti edilizi hanno scoperchiato un quadro molto più complesso, che ha portato all’arresto di Giovanni Oggioni, architetto, ex direttore dello Sportello unico edilizia del comune di Milano ed ex vicepresidente della commissione Paesaggio, con l’accusa di corruzione, frode processuale, depistaggio e falso per 16 progetti immobiliari. Ciò che emerge è che la Salva Milano in sostanza era un modo per bloccare le indagini della magistratura e “non buttare nel cesso” 30 anni di urbanistica milanese, come diceva appunto Oggioni, che tra l’altro, insieme a colui che oggi è l’assessore alla Casa, Guido Bardelli, diceva a dicembre 2023 che la giunta Sala “andava fatta cadere”.
Da qui la presa di posizione dell’Amministrazione meneghina che dice: “Gli elementi di novità, e purtroppo di maggiore gravità, descritti negli atti di accusa inducono questa Amministrazione a non sostenere più la necessità di proseguire nell’iter di approvazione della proposta di legge cosiddetta Salva Milano”.
Palazzo Marino aggiunge inoltre che il Comune di Milano, alla luce delle indagini che recentemente hanno riguardato l’urbanistica, ha già messo in atto diverse misure:
- con apposita delibera di Giunta, datata febbraio 2024, lo Sportello Unico per l’Edilizia si è adeguato alle interpretazioni del GIP in tema di pianificazione attuativa e ristrutturazione edilizia;
- a settembre 2024 è stato modificato il Regolamento della Commissione comunale per il Paesaggio, rafforzando ulteriormente il principio di trasparenza che lo guida e prevedendo che almeno 8 componenti su 15, compreso il Presidente, per l’intera durata dell’incarico non svolgano attività di libera professione nel territorio comunale;
- a novembre sono state introdotte regole molto restrittive sui contatti tra funzionari dello Sportello Unico per l’Edilizia e gli utenti privati;
- è datato 1° marzo 2025 l’avvicendamento di alcuni dirigenti;
- inoltre a maggio 2023 il Consiglio comunale ha approvato la delibera di Giunta relativa all’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione e a novembre 2024 sono stati aggiornati anche i criteri di monetizzazione dello standard.