A tre mesi di distanza dall’avvio del nuovo piano, e dati alla mano, si può senza dubbio affermare che quella del comune di Salerno è “una raccolta di successo”, per riprendere il nome della campagna che ha visto alcuni cambiamenti nelle modalità di raccolta rifiuti. Il comune campano, 134mila abitanti adagiati sul mare a sud di Napoli, ha ampliato il suo sistema porta a porta il 18 luglio scorso, introducendo la raccolta di prossimità per il vetro e invertendo alcuni giorni per le altre frazioni. Il tutto in un’ottica di minimizzazione del rifiuto non differenziabile.
E i risultati non si sono fatti attendere: dal 58,53 del 2021, la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto quota 69,15% a luglio, il 74,71% ad agosto e il 71,31% a settembre, mese in cui i giorni di raccolta del non differenziabile sono stati 5 e non 4. Un balzo in avanti considerevole che dovrebbe consentire di raggiungere l’obiettivo del 65% annuo già nel 2022, considerando che le performance dei primi cinque mesi dell’anno erano state tutte al di sotto del 60%, con calo addirittura al 54% nel mese di maggio.
I dati sono stati presentati nel corso della conferenza stampa al Comune di Salerno da Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno, Luca Fernando Ruini, presidente nazionale del CONAI (Consorzio nazionale imballaggi), e Vincenzo Bennet amministratore unico di Salerno Pulita, la società partecipata che ha in affidamento il servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti.
“Presentiamo questi dati – ha evidenziato il sindaco Vincenzo Napoli – con grandissimo orgoglio. Salerno ha risposto alla grande alla nuova organizzazione del servizio sia in termini di quantità che di qualità. Desidero ringraziare il Conai, per il prezioso supporto che ci ha fornito, e la stragrande maggioranza dei concittadini, delle famiglie, delle imprese che eseguono scrupolosamente in conferimento e tutti gli addetti al servizio che si prodigano per la migliore riuscita. Un plauso anche alla Polizia Municipale attenta a sanzionare qualche residuo comportamento incivile. L’eliminazione delle campane ha reso più comodo il conferimento del vetro ed eliminato le microdiscariche dal suolo cittadino. Grande successo anche per le isole ecologiche itineranti”.
“Come ho già ricordato, è stata Salerno la città con cui CONAI iniziò a lavorare alla raccolta differenziata, molti anni fa, per costruire un modello efficace ed efficiente per il Sud. Oggi siamo molto felici nel vedere i risultati della campagna messa in piedi soltanto pochi mesi fa, e portatrice di una risposta concreta e rapida: si è ampiamente superato il 70%. Con la volontà politica e l’impegno dei cittadini si raggiungono grandi risultati anche in poco tempo”, ha dichiarato il presidente CONAI Luca Ruini.
“Colmare il gap che separa alcune aree del Mezzogiorno dalle realtà del Nord, in termini di raccolta differenziata, avvio a riciclo degli imballaggi e realizzazione di impianti mancanti, è sempre più urgente. È un obiettivo possibile, e questa città ne è l’esempio. Dopo la flessione, legata al periodo delle restrizioni ed emergenze COVID, a Salerno si è tornati ad un trend promettente. E i risultati – ha sottolineato Ruini – sono importanti: ricordiamo l’aumento esponenziale della raccolta di scarti tessili in meno di quattro mesi, e il raddoppio della raccolta della carta e del multimateriale”.
Anche Vincenzo Bennet, che ha ringraziato il Conai per l’impegno profuso, si è soffermato sugli aspetti aspetti quantitativi: “Il dato più significativo di tutti, che ha anche ricadute economiche per i minori costi di smaltimento, è quello della frazione di non differenziabile, i cui quantitativi sono diminuiti di mille tonnellate rispetto a maggio 2022. Parallelamente alla diminuzione del non differenziabile sono aumentati i quantitativi dei materiali differenziati da avviare al riciclo”.
Dall’analisi dei dati emerge, infatti, che la quantità della carta è quasi raddoppiata rispetto a maggio 2022, come pure il multimateriale (plastica, acciaio, alluminio e cartone da bevande). Il vetro registra un aumento più contenuto ma comunque interessante. Segno più anche per l’organico e i piccoli Raee, ma sono i tessili a far registrare la maggiore impennata, passando dalle 3 tonnellate di maggio 2022 alle 32 di settembre. Unico dato in controtendenza e altalenante è quello dei cartoni, che fanno registrare una flessione dovuta sia alla concorrenza di ditte private ma anche all’utilizzo da parte degli utenti come contenitori per conferire la carta.
Ma c’è di più: Conai nella scorsa settimana ha fatto analizzare ben sette campioni prelevati da altrettanti camion che avevano trasportato al Tmb di Battipaglia la frazione non differenziabile raccolta a Salerno. Dal confronto con altrettante analisi merceologiche effettuate a settembre 2021, per conto sempre del Conai e di Eda Salerno, è emerso che anche la qualità del non differenziabile è migliorata. Diminuiscono i cellulosici (-5%); diminuisce, di molto, la presenza di organico; aumenta in maniera considerevole in assoluto ed anche, seppure di poco, considerando il tessile quale frazione riciclabile, il Rur (Rifiuto urbano residuo), cioè quello realmente non differenziabile.
Risultati di rilievo se si considera che a settembre il 66% dei materiali finiti nei sacchetti del non differenziabile non avrebbe proprio dovuto esserci e che si buttavano letteralmente nella spazzatura centinaia di migliaia di euro. Insomma, la controprova che i salernitani hanno ripreso a differenziare bene i rifiuti e che la capillare opera di sensibilizzazione, la campagna di comunicazione, il nuovo piano di raccolta e i controlli della polizia municipale stanno sortendo gli effetti desiderati.