Nella mattinata di martedì 16 luglio presso l’ex deposito Atac di San Paolo si è tenuto l’evento organizzato per fare il punto sulle politiche della mobilità della Capitale: “Roma si muove: Infrastrutture, Sostenibilità, Innovazione“. Come spiega il Campidoglio, a presenziare l’evento sono stati il sindaco Roberto Gualtieri, la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, l’assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture, Ornella Segnalini, il Direttore generale di Atac Spa, Alberto Zorzan, il presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, la presidente Roma servizi per la mobilità, Anna Donati, e il presidente della commissione capitolina permanente mobilità, Giovanni Zannola.
“Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sugli interventi e gli investimenti attuati nei due anni e mezzo della Giunta e quelli che saranno realizzati in vista del Giubileo, a disposizione dei turisti e cittadini per il futuro. Per il trasporto pubblico di Roma le parole chiave sono: accessibilità e intermodalità“, spiega la nota del Campidoglio.
“La città deve avere una visione della mobilità e deve riuscire a tenerla ferma nel lungo periodo – ha spiegato l’assessore Patané – perché le trasformazioni in questo settore sono molto lunghe e per farlo c’è la necessità che questa visione sia condivisa. Ecco perché è necessario un Patto per la Mobilità che coinvolga tutti i principali attori che hanno interesse alla nostra città: tutte le istituzioni, tutte le forze politiche, tutte le organizzazioni sindacali, tutte le associazioni di categoria”.
“Il titolare della Mobilità – continua la nota – ha illustrato il lavoro in corso per rimettere in sesto le infrastrutture romane, a cominciare dalle metropolitane di Roma: dalla revisione dei treni al rinnovo della flotta per aumentare la frequenza dei passaggi; dai lavori di armamento delle stazioni a quelli di riqualificazione; dalla ristrutturazione della rete tranviaria alla progettazione di nuove linee; dal nodo ferroviario alla mobilità alternativa e sostenibile, all’intermodalità. La complessità di Roma non consente di puntare su una sola tipologia di infrastruttura ma obbliga a puntare decisamente su un mix infrastrutturale”.
“Entro aprile 2026 saranno consegnati 14 treni, otto dei quali nel corso del prossimo anno. In tutto, l’accordo quadro prevede la fornitura di 30 treni. Si tratta di convogli di nuova generazione che consentiranno di rinnovare e abbassare l’età media della flotta circolante sulle linee della metro della Capitale.I nuovi convogli sono costituiti da 6 carrozze, tutte comunicanti, hanno la guida bidirezionale e sono lunghi 106 metri. Ogni treno è dotato di 48 porte, 24 su ciascuna fiancata. La velocità operativa massima è di 80 chilometri orari. I posti a sedere sono 204. Quattro sono le postazioni per le sedie a rotelle. Ogni treno può trasportare 1204 persone”, ha spiegato Patanè.
Il sindaco Gualtieri, poi, ha puntualizzato come si siano poste: “Le basi per quelli che oggi sono cantieri, ma presto sarà finalmente un trasporto pubblico migliore. Oltre ad aggiustare i binari dei treni e delle metropolitane, abbiamo comprato più di 1000 autobus, 121 tram e 53 treni della metropolitana”.
“Abbiamo messo in campo per 10 anni 10 miliardi per gli investimenti, abbiamo sempre ringraziato i governi quando ce li hanno dati. Un miliardo l’anno: nei precedenti anni furono meno di 100 mln l’anno – ha aggiunto Gualtieri – abbiamo decuplicato gli investimenti sia spendendo soldi che non erano stati spesi sia andando a cercare finanziamenti. Abbiamo trovato 200 mln aggiuntivi nelle pieghe del bilancio per la spesa corrente. Ora dobbiamo raggiungere fino al 2040 i 20 mld per mantenere il ritmo degli investimenti, e 150 mln in più sul tpl per farlo funzionare e aumentare il numero dei chilometri. È possibile farlo”.
“È stato fatto tanto, i cantieri sono visibili e sono un segnale di una città dinamica – ha dichiarato la Presidente dell’Assemblea Capitolina Sveltlana Celli – Roma, con la nostra amministrazione, è tornata la città del SI, con una strategia e una visione chiara. Non ci fermiamo all’ordinaria amministrazione e gestione, ma guardiamo ad un orizzonte più lungo: lo dobbiamo ai turisti sempre in aumento e ai milioni di pellegrini che arriveranno con il Giubileo, ma soprattutto alle romane e ai romani, ai city users, a chi raggiunge la Capitale per lavoro, ai quali dobbiamo assicurare condizioni e qualità di vita migliori a partire dai servizi pubblici”.
“Dopo moltissimi anni di mancati investimenti e programmazione – ha affermato il presidente della Commissione Mobilità Zannola – occorreva prima di tutto mettere in campo una visione coraggiosa nell’ambito delle politiche della mobilità, considerandole l’elemento in grado di garantire la piena trasformazione di Roma in una grande capitale europea e nello stesso tempo l’avanzamento della democrazia servendo ogni luogo della città con il servizio di trasporto pubblico e ripensandone gli spazi in favore della comunità, rendendoli piu sostenbili e sicuri.”.
Inizio lavori del GRAB
“Roma si muove” è stata anche l’occasione per far partire ufficialmente il cantiere per la realizzazione del Grande raccordo anulare delle biciclette (GRAB), in via di San Gregorio al centro di Roma”, spiega il Campidoglio.
“Il Grab è un progetto di livello internazionale, mondiale, di cui tutti mi chiedono quando vado all’estero ai convegni; – ha spiegato Patanè che ha anche ricordato l’importanza dell’approvazione del PUMS – è qualcosa di operativo che serve alla mobilità di Roma, perché raccorda tutte le ciclabili esistenti, ma ha anche un grande valore culturale. Unisce tutti i più importanti siti ambientali e archeologici di Roma e poi il suo nome richiama il Gra: in quegli anni abbiamo fatto un monumento all’automobile, oggi nel 2024 pensiamo che la mobilità debba cambiare molto e quindi si passa dal raccordo delle automobili al Grab delle biciclette. Il Grab misura 50 km divisi in 6 lotti, e quello centrale che parte da San Gregorio e arriva all’Appia Antica e quindi cominceremo a lavorare sul primo e sul secondo, che è quello del Quadraro, parallelamente. Poi arriveranno gli altri 4 lotti. I primi due saranno pronti per il Giubileo, perché sono corti e semplici ma anche complicati perché la Soprintendenza è molto attenta perché abbiamo dovuto usare miscele drenanti, un travertino particolare. Corti ma qualitativamente impegnativi”.
Qui la sintesi di Roma si Muove con gli interventi programmati e in programma sulla mobilità della Capitale.