Com’era stato anticipato nei giorni scorsi, è arrivata la contromossa della Regione Lazio alla sospensione da parte del Tar dell’ordinanza che intimava al comune di Roma l’individuazione del sito per una discarica rifiuti, pena il commissariamento da parte di via Cristoforo Colombo. Subito dopo la sentenza, l’ente guidato da Nicola Zingaretti ha approvato una delibera di Giunta presentata dall’assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani, che prende spunto proprio dal pronunciamento del Tribunale Amministrativo “e ne recepisce il dispositivo”.
In sostanza concede altri 60 giorni di tempo alla Capitale “per trovare una soluzione condivisa sui punti che anche il Tar reputa oggettivi”, come la mancanza – recita la sentenza – “di un piano impiantistico, anche alla luce del Piano di Gestione della Regione Lazio, volto a garantire l’autosufficienza nel trattamento, trasferenza e smaltimento dei rifiuti del Sub-Ato di Roma Capitale”.
“L’obiettivo primario della Regione Lazio è sempre stato e resta quello di aiutare Roma – si legge nella nota del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Vogliamo Roma pulita ed evitare il rischio che le strade della Capitale siano invase dai rifiuti. Noi, per senso di responsabilità, questo rischio non lo possiamo ignorare. La delibera approvata oggi in Giunta quindi non ha come obiettivo di arrivare ad ogni costo al commissariamento di Roma Capitale, ma è un nuovo tentativo per individuare entro 60 giorni, sinergicamente con gli altri enti locali ed il Governo, le soluzioni adeguate a sventare l’emergenza rifiuti nella città. Mi auguro che lo stesso senso di responsabilità che sta mostrando la Regione, abbia un riscontro con atti concreti anche nella volontà degli altri enti locali di risolvere finalmente questo problema”.
“Roma Capitale aiuterà la Regione Lazio a trovare la soluzione migliore per la gestione dei rifiuti a livello regionale”. Così il Campidoglio in una nota. “Si prende atto positivamente del fatto che, a seguito della sentenza del Tar che ha annullato l’ordinanza del Presidente della Regione Lazio, lo stesso ente regionale abbia finalmente mostrato la disponibilità ad assumersi le responsabilità che la legge gli assegna e a trovare una soluzione condivisa nell’interesse dei cittadini“, conclude la nota.