Nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, l’Amministrazione capitolina ha presentato la strategia di adattamento climatico e messa in sicurezza del territorio dagli impatti che si prevedono al 2050 (leggibile anche in sintesi) . Pertanto, il piano votato dalla Giunta prevede degli interventi da realizzare entro il 2030.
Come spiega una nota del Campidoglio: “Sulla proposta di Strategia si aprirà da subito una ampia consultazione pubblica attraverso 7 appuntamenti tra conferenze e workshop tematici, tavoli con gli stakeholders e con le istituzioni competenti (Ministero dell’Ambiente, Regione e Città Metropolitana) e osservazioni da parte dei cittadini. Il processo partecipativo durerà fino al 30 aprile e si concluderà con il voto dell’Assemblea capitolina”.
“La lotta all’emergenza climatica – spiega la nota – passa da due obiettivi principali, quello di “mitigazione”, per ridurre le emissioni, e quello definito di “adattamento” agli impatti già in corso. Roma, che è stata scelta dalla Commissione Europea tra le 100 città della Mission “Carbon-neutral and smart cities by 2030” e che fa parte delle reti C40 “Reinventing Cities” impegnate a combattere il cambiamento climatico anche con i piani di rigenerazione urbana, sta facendo la sua parte. Rispetto alla mitigazione, l’Assemblea capitolina ha approvato a novembre scorso il proprio Piano Clima per ridurre le emissioni di Co2; un piano che punta ad una loro riduzione del 66,3% entro il 2030 per contribuire all’obiettivo dell’Accordo di Parigi che vuole limitare sotto gli 1,5 gradi l’aumento medio della temperatura globale entro questo secolo”.
“La dimensione della vulnerabilità della città di Roma è impressionante: ci sono 400mila abitanti in aree a rischio, 245mila cittadini vivono in zone interessate a fenomeni di alluvioni-lampo. Se consideriamo gli effetti degli aumenti delle temperature, dobbiamo poi considerare che il 9% popolazione di Roma vive in quartieri a rischio in periodi prolungati di ondate di calore” ha spiegato il Sindaco Roberto Gualtieri.
“Sono quattro le criticità prioritarie da affrontare – ha sottolineato – la maggiore intensità delle piogge e delle alluvioni; la sicurezza degli approvvigionamenti idrici in scenario in cui si registrano maggiori periodi di siccita’; la crescita delle ondate di calore in una città con quartieri a rischio a causa del cosiddetto ‘effetto-isola’ di calore urbano; l’intensificarsi di impatti sul litorale costiero in uno scenario di innalzamento del livello del mare”
Partecipazione pubblica
“La scelta di approvare la prima Strategia di adattamento della città – continua il Campidoglio – si motiva con la necessità di individuare gli interventi da mettere in campo per adattare il territorio agli impatti in corso e a quelli prevedibili come conseguenza degli scenari climatici e degli impatti che potranno avvenire al 2050. Tutte le analisi internazionali, infatti, dimostrano che il non intervento aumenterebbe le disuguaglianze sociali e avrebbe impatti negativi sull’economia di Roma. La proposta di Strategia approvata dalla Giunta Capitolina il 19 Gennaio inizia ora la sua fase di consultazione pubblica con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini e gli stakeholder in un confronto che vuole aumentare l’informazione diffusa e la sensibilità sul cambiamento climatico. Inoltre, si vuole far comprendere i rischi per le persone a partire dalle aree prioritarie e conoscere sia gli interventi di prevenzione necessari che i comportamenti responsabili che riducono gli impatti e incidono sulla vulnerabilità”.
Per questo, spiega la nota: “Tutti i cittadini potranno inviare, fino al 30 aprile 2024 osservazioni, proposte, richieste di chiarimenti, all’indirizzo email pianoclima@comune.roma.it.
Conferenze e workshop tematici
“Per approfondire le analisi – prosegue il Campidoglio – le priorità e le misure previste dalla strategia saranno organizzati appuntamenti di confronto e approfondimento che vedranno la partecipazione dei ricercatori che hanno lavorato alla parte conoscitiva della Strategia, di tecnici di Roma Capitale, di associazioni, gruppi di interesse e cittadini. Tra Questi, ecco i prossimi appuntamenti:
Rafforzare la resilienza nei confronti di piogge intense e alluvioni
8 febbraio 2024, ore 15-19 – Bioparco di Roma, Sala Lecci, Viale del Giardino Zoologico 20
Ridurre le perdite, rafforzare il recupero e riuso delle acque depurate e metoriche, garantire la sicurezza degli approvvigionamenti
27 febbraio 2024, ore 15-19 – Rappresentanza del Parlamento Europeo, “Esperienza Europa – David Sassoli”, Piazza Venezia 6
Adattare la città alle ondate di calore e all’aumento delle temperature
13 Marzo 2024, ore 15-19 – Palazzo Valentini, Aula del Consiglio della Città Metropolitana, Via IV Novembre 119a
Ridurre gli impatti sul litorale
17 Aprile 2024, ore 15-19 – Università Roma Tre, Ostia, Aula magna nuovo polo universitario, via Leopoldo Ori.
Workshop tematici:
L’economia di Roma in uno scenario di climate change – Impatti sui sistemi economici, produttivi, sulle disuguaglianze
21 febbraio 2024, ore 15-19 – Università La Sapienza, Piazzale Aldo Moro 5.
Il centro storico di Roma con 40 gradi: le sfide per la vivibilità e attrattività turistica
22 Marzo 2024, ore 10-13.30 – Facoltà di architettura, Piazza Borghese 9.
Biodiversità e aree protette per la mitigazione e l’adattamento alla crisi climatica
11 Aprile 2024, ore 15-19 – Orto botanico, Largo Cristina di Svezia 23.
Tavoli di confronto con gli stakeholder su adattamento e mitigazione climatica:
Sulla proposta di Strategia di adattamento climatico saranno organizzate riunioni con le tante e articolate “parti interessate” per aprire un confronto sulle analisi e le misure, approfondire progetti e interventi, coinvolgere i diversi attori nell’attuazione.
I tavoli tematici accompagneranno tutto il percorso della strategia e continueranno oltre l’approvazione della proposta, riguarderanno anche le azioni di mitigazione climatica nell’ambito del percorso di attuazione del PAESC (Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima) approvato il 14 Novembre 2023 dall’assemblea capitolina e di redazione del Climate City Contract previsto dalla Mission “100 carbon-neutral and smart cities by 2030” della Commissione europea. I tavoli saranno organizzati con: Organizzazioni di imprese, Conferenza agricola cittadina, Stati generali del verde, Associazioni ambientaliste, del Terzo Settore, Sindacati, Enti di ricerca e università, Aziende delle reti infrastrutturali, energetiche, tecnologiche”.