Dopo l’accordo del Campidoglio con la città olandese di Amsterdam che vede il trasporto di circa 900 tonnellate di rifiuti da smaltire presso l’inceneritore di Westeljik Havengebied, non sono mancate le prime polemiche. Queste arrivano dalla Svizzera, in primis dal consigliere nazionale del partito socialista della Camera Bassa Bruno Storni.
“Follia?? Roma a corto di discariche e senza inceneritori smaltisce i rifiuti negli inceneritori di Amsterdam!! Trasporto in treno via AlpaTransit – la ferrovia transalpina svizzere – sussidiata dalla Svizzera. Legge sul trasferimento? I costi dei trasporti sono troppo bassi”, ha dichiarato Storni.
La polemica nasce dal transito che i rifiuti faranno attraverso il Gottardo svizzero, uno dei più importanti valichi alpini.
“La nostra costosa AlpaTransit è diventata attrattiva per qualsiasi tipo di trasporto merci, addirittura i rifiuti. Sfruttare il sussidio e l’investimento per non dover costruire i sistemi di smaltimento in Italia. Non è per questo che abbiamo fatto AlpaTransit”, continua il consigliere Bruno Storni ripreso da Repubblica.
Come riporta il quotidiano svizzero 20minuti, poi, secondo Storni uno dei problemi risiede nel fatto che “il trasporto merci rimane in gran parte finanziato dai contribuenti – fino a 70 milioni di franchi all’anno fino al 2030 -. Una situazione di cui beneficiano indirettamente i rifiuti domestici romani. In più, aumentando i percorsi riservati alle merci, blocchiamo lo sviluppo della ferrovia per il traffico passeggeri”.
“Ingegnere e specialista dei trasporti, ha pubblicato un rapporto sulle merci che attraversano le Alpi. Secondo lui, i calcoli della Confederazione relativi al numero di tracce riservate ai treni merci superano di gran lunga il fabbisogno attuale e quello dei prossimi anni”, racconta 20minuti.