La qualità della vita sotto casa a Roma è peggiorata negli ultimi anni. Ad evidenziarlo sono i risultati dell’ultima indagine ACoS, l’Agenzia romana per il controllo della qualità dei servizi pubblici che ha intervistato i residenti nella Capitale.
Il primo rapporto di ACoS riguardante il governo della giunta di Roberto Gualtieri, mostra un leggero miglioramento del voto medio dei romani sui capitoli “rifiuti” e “trasporti”, ma rileva una crescente insoddisfazione dei cittadini riguardo la qualità della vita nella propria zona della città. Secondo i romani intervistati, si sta peggio nella propria area di residenza più che a Roma in generale.
Di seguito il dettaglio su igiene urbana e mobilità:
Igiene urbana
In base ai dati raccolti nel primo semestre del 2022, sembra che la produzione di rifiuti sia diminuita leggermente rispetto al 2021; tuttavia, le quantità di rifiuti non sono mai tornate ai livelli pre-covid. Al momento, la percentuale di raccolta differenziata è appena al di sotto del 46%.
L’autonomia degli impianti è diminuita negli ultimi sette anni, a causa di obsolescenza, incidenti e riduzione della capacità autorizzata. La percentuale di rifiuti trattati da Ama è passata dal 38% del 2015/2016 al 10% della prima parte del 2022. L’insediamento della nuova Amministrazione, a ottobre 2021, ha avviato un periodo di grande riorganizzazione del servizio.
Il 2021 si è chiuso con l’attuazione di un piano di pulizia straordinaria che ha migliorato quasi tutti gli indicatori di qualità erogata ispezionati da ACoS nell’ambito del monitoraggio permanente previsto nel contratto di servizio di igiene urbana. Questo monitoraggio ha recentemente ottenuto la certificazione di qualità dall’Ente Accredia.
Dopo i miglioramenti registrati nel primo trimestre del 2022, i dati del secondo trimestre evidenziano una nuova flessione. L’esaurimento dell’effetto della pulizia straordinaria nel corso del secondo trimestre quindi dimostra la necessità di una programmazione più intensa anche a livello ordinario per questo importante servizio.
Sul fronte dell’impiantistica e dell’autonomia della Capitale nella chiusura del ciclo dei rifiuti, la nuova Amministrazione ha promosso la conversione dei progetti per due impianti di compostaggio, previsti già dal 2018, in altrettanti biodigestori, scelta che ne migliora il bilancio economico-ambientale. La recente nomina del Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica inoltre al Sindaco di Roma i poteri per organizzare la chiusura del ciclo dei rifiuti del sub-ATO Roma Capitale in autonomia rispetto alle previsioni del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti.
L’Ordinanza n. 3 del 4 agosto 2022 del Piano di Gestione dei Rifiuti di Roma Capitale prevede la realizzazione di 30 nuovi Centri di raccolta sul territorio comunale, di due impianti di selezione e valorizzazione della carta e della plastica e di un termovalorizzatore per lo smaltimento dell’indifferenziato e degli scarti non riciclabili delle differenziate.
L’Agenzia concorda che sia necessario investire in impianti per la gestione dei rifiuti sufficiente e vicino per un livello di autonomia sufficiente e punto per il ciclo dei rifiuti a Roma, nel rispetto dei principi autosufficienza, nonché in modo sostenibile dal punto di vista economico e ambientale.
Il sistema della mobilità
Il 2021 è stato un anno di transizione a causa della pandemia di Covid-19. In particolare, il Lazio ha avuto diversi cambiamenti di colore tra giallo, arancione e rosso, quindi è diventata zona bianca a partire da giugno. La mobilità delle persone ha seguito il cambio di colore, anche se in modo diverso per i mezzi di trasporto. Da questo punto di vista, le tendenze del 2020 si sono consolidati, durante il quale i mezzi di trasporto collettivi hanno consentito gli effetti della crisi pandemica ei mezzi pubblici sono stati percepiti come meno sicuri.
A seguito del calo dei passeggeri, anche le società di trasporto pubblico locale hanno avuto un crollo dei ricavi: per il 2021 ASSTRA stima una perdita per il settore di 2 miliardi. Allo stesso tempo sono aumentati i costi operativi per la necessità di aumentare i servizi e intensificare la sanificazione dei veicoli. Più recentemente, il quadro generale è stato ulteriormente complicato dalla crescita dei prezzi dell’energia: il 21 dicembre 2021 il gas naturale ha raggiunto i 187 euro/MWh, per poi scendere sotto i 70 euro/MWh.