Lo scorso giugno Roma capitale ha presentato la nuova tranvia Tva (Termini-Vaticano-Aurelio), aprendo dopo 28 anni una gara relativa alla realizzazione di una nuova infrastruttura per il trasporto. In merito all’opera, si è tenuta una riunione congiunta delle commissioni Mobilità ed Urbanistica sullo stato di avanzamento.
Come spiega una nota del Campidoglio, i dettagli dell’intervento sono stati spiegati dall’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè che ha ammesso: “la Tva porterà 3-4mila passeggeri ogni ora. Su via Nazionale si innesterà a sinistra, guardando la strada con le spalle a piazza della Repubblica, lasciando uno spazio importante per il trasporto privato. Saranno tolti tutti gli autobus oggi presenti su via Nazionale e corso Vittorio. Il tram prevede una riduzione consistente del rumore e delle vibrazioni rispetto agli autobus”.
“La curva via IV Novembre non presenta alcun tipo di problema. – ha sottolineato l’assessore – A Roma abbiamo pendenze che i tram fanno e sono superiori. La linea elettrica non sarà presente su tutta la linea, quindi ci saranno tram a batteria. A Largo Argentina avverrà lo scambio con il tram 8″.
L’assessore ha ricordato che i tram sono presenti in 258 città europee le cui municipalità stanno continuando ad investire perché si tratta di mezzi che rispondono a specifiche esigenze trasportistiche: “La supposta sovrapposizione della Tva con la linea C nella tratta Venezia-Chiesa Nuova, dal 2032 non esiste. – ha spiegato ancora Patanè – Tram e metro hanno funzioni diverse, la metropolitana con stazioni ogni 500 metri e i tram con fermate molto più ravvicinate. Inoltre, dopo ponte Vittorio il tram Tva gira verso l’Aurelio mentre la metro C va verso Ottaviano e Clodio. La Tva porterà una riqualificazione di via Nazionale, via del Plebiscito e corso Vittorio. Abbiamo dato un mandato all’Università La Sapienza per uno studio in tal senso che si focalizzerà su risistemazione degli assi interessati, con materiali compatibili, nuove alberature, fontane, l’ampliamento dei marciapiedi in alcuni casi, e pedonalizzazioni in altri. L’idea è di trasformare quella che oggi è un’idea progettuale in una progettualità tecnico-economica. Il nostro obiettivo è far rinascere questi assi per farli trasformare in salotti della città”.
Presente alla riunione delle Commissioni anche Maria Lucia Conti, commissaria alla linea C e alle nuove tranvie di Roma che ha evidenziato come il progetto rappresenti un’occasione unica per la Capitale. “Stiamo cercando di anticipare i lavori per toglierli durante il periodo giubilare; – ha dichiarato – Invitalia sta facendo le sue valutazioni sulla gara e contiamo, per fine ottobre, di arrivare all’aggiudicatario. In quel momento cominceremo a raccogliere tutti i suggerimenti per poterli trasferire al progettista e individuare quindi le soluzioni condivise. Abbiamo chiuso il progetto per la tranvia Togliatti e chiuso la conferenza decisoria. Contiamo di approvare, nei primi 15 giorni di agosto, il progetto Togliatti che andrà in gara nel Pnrr”.
A sintetizzare l’opportunità del progetto Tranvia è stato Giovanni Caudo, presidente della Commissione PNRR: “In tutta Europa – ha ricordato – i tram passanno dentro centri storici e zone Unesco. In tutte le aree dove si inseriscono i tram poi cambia tutto lo spazio pubblico. Ed infatti anche la Tva cambierà lo spazio della strada che oggi è invivibile, con un autobus ogni 3 minuti e dove si rischia di essere investiti dalle auto che passano a grande velocità. Roma oggi ha un piano complessivo sul trasporto che costruisce una logica di rete”.