Roma, nei primi 6 mesi del 2022 raccolta differenziata in calo rispetto al 2021: -0,2%

La raccolta differenziata della Capitale non solo non aumenta, ma anzi subisce una leggera diminuzione. Lo dicono i dati semestrali 2022 approvati dal Cda di Ama, secondo i quali nei primi sei mesi dell'anno la differenziata ha raggiunto il 45,9%, mentre primi sei mesi del 2021 era arrivata al 46,1%. Il report dell'azienda analizza anche la difficoltà dovute alla mancanza di impianti di trattamento sul territorio, i reclami dei cittadini e il lavoro degli operatori

All’interno di una crisi rifiuti ormai cronica la raccolta differenziata a Roma non solo non aumenta, ma anzi subisce una leggera diminuzione. Lo dicono i dati semestrali 2022 approvati dal Cda di Ama e resi pubblici dall’agenzia stampa DIRE, secondo i quali nei primi sei mesi dell’anno la differenziata ha raggiunto il 45,9%, mentre primi sei mesi del 2021 era arrivata al 46,1%. Il report dell’azienda analizza anche la difficoltà dovute alla mancanza di impianti di trattamento sul territorio, i reclami dei cittadini e il lavoro degli operatori.

Calo della raccolta differenziata e obiettivi mancati

A giugno 2022, come detto, la differenziata si è fermata al 45,9%: non solo in calo dello 0,2% rispetto all’anno precedente ma ben al di sotto di quel 49,5% previsto dalla stessa Ama come obiettivo di periodo. Secondo l’azienda questo è stato causato dalla “diminuzione totale dei rifiuti che si è concretizzata in una diminuzione della produzione di tutte le frazioni di raccolta differenziata”. Nello specifico: rifiuti totali -1,9%, indifferenziati -1,5%, differenziati-2,4%. Per Ama i motivi vanno ricercati nella “contrazione dei consumi, in particolare nei primi mesi del 2022” e nella “situazione internazionale che sta influenzando in modo importante l’economia”. 

Rifiuti fuori Roma a caro prezzo

Nei primi sei mesi del 2022 sono aumentate le quantità di rifiuti inviate agli impianti terzi fuori Roma (+25.000 tonnellate rispetto al 2021 e + 47.000 tonnellate rispetto al budget aziendale). Un incremento legato alla chiusura a marzo della discarica di Albano, riaperta a luglio, e all’incendio del Tmb di Malagrotta il 15 giugno.

Tra l’altro i costi per la gestione dell’indifferenziato fuori dal territorio sono in continua crescita: nel corso dei sei mesi il trattamento è passato dai 171 euro per tonnellata di gennaio ai 199 di giugno; lo smaltimento dai 225 euro per gli scarti e 205 euro per la fos a giugno dai rispettivi 150 e 199 euro di gennaio; la termovalorizzazione del css dai 140 euro di gennaio ai 167 euro di giugno.

Per quanto riguarda gli impianti comunali, il Tmb di Rocca Cencia ha trattato il 4% di rifiuti indifferenziati in meno rispetto al 2021; gli impianti di selezione del multimateriale di Rocca Cencia e Laurentino invece hanno processato rispettivamente 347 e 1.665 tonnellate, rispetto alle 1.177 e 2.277 tonnellate del 2021, mentre il tritovagliatore mobile di Acilia ha trattato da gennaio a giugno 2022 circa 11.304 tonnellate esattamente come nel 2021. L’impianto di compostaggio di Maccarese infine è fermo per manutenzione e ha lavorato solo a gennaio.

Cittadini e lavoratori

Nel 2022 sono aumentati i reclami dei cittadini rispetto a un anno fa: da 160.867 a 169.285 (+5,2%). In particolare sono cresciuti quelli relativi alla raccolta stradale (+10,8%), alla pulizia delle strade (+17,6%) e delle utenze non domestiche (+10,8%). Per quanto riguarda il lavoro degli operatori invece, si registra un netto calo le ore di lavoro straordinario e festivo: 385.961, pari al 51,5% del budget ore annuali (750.000 ore) e in diminuzione del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Poche le sanzioni comminate dagli agenti accertatori e dal personale operativo in servizio nel primo semestre per gli errati conferimenti da parte dei cittadini: 1.025 verbali di accertamento, meno di 6 al mese.

(fonte www.dire.it)