“Roma Metropolitane avrà risorse sufficienti per operare senza la follia di essere pagata da Roma Capitale con spesa corrente per garantire la sua funzione di stazione appaltante. Potrà occuparsi della Metro C e di tutte le opere su ferro e si potrà chiudere la stagione dei contenziosi: ci sono tutte le condizioni per la futura fusione tra Roma Metropolitane e Roma Servizi per la Mobilità. Dopo una stagione di caos è un passo importante, per il quale davvero dobbiamo esprimere soddisfazione”. Ad annunciarlo, in Aula Giulio Cesare, il Sindaco Roberto Gualtieri, intervenuto nel corso della seduta dell’Assemblea Capitolina.
La novità deriva dall’approvazione della norma dell’art. 17 del DL 104 durante la conversione in legge. Il provvedimento consente di remunerare Roma Metropolitane sul quadro economico dell’opera fino al 9% del valore del quadro economico stesso.
Nel 2019 l’amministrazione Raggi aveva messo in liquidazione la società – che significava l’impossibilità per legge a ricevere nuove commesse – con un contratto di servizio scaduto da due anni e una perdita stimata in più di 60 milioni di euro rispetto al patrimonio netto. Il tutto condito da contenziosi decennali, richieste da creditori milionarie e enormi ritardi nei pagamenti dei lavoratori.
“Questo emendamento è davvero importante, direi storico – ha aggiunto Gualtieri – e per questo ringrazio molto il Governo e il Parlamento per l’attenzione nei confronti della nostra città. Avevamo chiesto questo intervento e c’è stata grande attenzione da parte del ministro Salvini, della presidente Meloni, della maggioranza e del mio partito a sostegno di questo emendamento che ci consente di dare un futuro a Roma Metropolitane, ai suoi lavoratori, e mantenere e rafforzare a Roma una centrale di progettazione per il trasporto pubblico e su ferro soprattutto”.