Roma, le associazioni chiedono al Pd di fermare l’inceneritore e aprono confronto con Schlein

Durante la Festa dell'Unità di Genzano, i delegati di Rete Tutela Roma Sud hanno incontrato la segretaria del PD Elly Schlein, consegnandole il libro "La verità sull'inceneritore di Roma" e chiedendole un incontro per discutere il futuro dell'inceneritore, sottolineando la necessità di coerenza nel partito. La Rete chiede al PD di rivedere il Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti, evidenziando come gli inceneritori siano una tecnologia obsoleta e dannosa. Schlein si è impegnata ad aprire un confronto, e la Rete attende una convocazione ufficiale

Durante la festa dell’Unità di Genzano (RM) che si è tenuta lo scorso 4 settembre, alcuni delegati di Rete Tutela Roma Sud sono riusciti ad incontrare la segretaria nazionale del PD Elly Schlein, facendo sapere di averle chiesto un incontro e di averle consegnato il libro “La verità sull’inceneritore di Roma”: il documento che mette insieme tutte le posizioni dei sindaci del territorio, dei sindacati, delle aziende agricole, delle associazioni ambientaliste e dei comitati di diverse Regioni Italiane.

Alla fine ha accettato di incontrarci – spiega Rete Tutela Roma Sud -. Le abbiamo chiesto di ascoltare il territorio perché ne va della credibilità del partito: non può essere contro gli inceneritori in Sicilia, Umbria o Liguria, mentre lo impone a Roma con i poteri speciali del governo. Si è impegnata ad aprire il confronto e attendiamo di essere convocati. L’impegno lo ha preso davanti a una decina di giornalisti, oltre che a numerosi esponenti del partito”.

“L’incontro è giusto sia fatto con chi ha il mandato democratico per rappresentare la comunità, cioè con i sindaci. Alla presenza di una rappresentanza della società civile”, continua Rete Tutela Roma Sud a seguito della formalizzazione scritta della richiesta di incontro con Schlein.

Perché un incontro con il PD?

La stessa Rete Tutela Roma Sud, poi, fa sapere di chiedere: “Agli uomini e alle donne del PD di affrontare una volta per tutte il tema inceneritori, una tecnologia obsoleta da superare, perché in gioco c’è la loro credibilità”.

La Toscana a guida PD ha approvato un piano per dismetterli, lo stesso ha fatto il Lazio nel 2020 e la coalizione che governa Roma ha vinto promettendo di eliminare i cassonetti stradali e portare la raccolta differenziata al 70%. In Umbria, Sicilia e Liguria il PD è giustamente contrario ai termovalorizzatori, perché contrari a tutto quello che serve al Paese: materie prime, acqua, salute e lavoro.
Infatti le materie prime le bruciano, l’acqua la consumano in enormi quantità, la salute la danneggiano e impediscono lo sviluppo di nuove filiere produttive, basate sull’economia circolare”, spiega la Rete.

Chiediamo tutti insieme la revisione del Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti, in quanto non considera le alternative e va aggiornato urgentemente, perché i danni che produce possono essere irreversibili. In attesa che la Segretaria Elly Schlein mantenga l’impegno preso, chiediamo un incontro a tutti i Partiti per affrontare un tema strategico per l’Italia, che è leader nel riciclo e può migliorare nel riuso e nella riduzione”, conclude la Rete di associazioni contrarie all’inceneritore di Roma.