Roma, incendio Magliana: migliora la qualità dell’aria a seguito di un picco di diossine riscontrate dall’ARPA

L'incendio del 20 giugno sul Tevere ha causato livelli critici di diossine, secondo ARPA Lazio, con un picco iniziale di 38 pg/m3. Dati successivi mostrano un miglioramento a 0,39 pg/m3. Il Sindaco Gualtieri ha quindi firmato un'ordinanza che vieta transito e stazionamento nell'area, impone la rimozione dei rifiuti e introduce restrizioni sull'uso di alimenti fino a un chilometro dal luogo dell'incendio

Credit foto: Roma Capitale

A seguito dell’incendio divampato lo scorso giovedì 20 giugno sul tratto della sponda del Tevere in gestione alla Regione Lazio, compreso tra via Asciano e il viadotto “Ponte della Magliana”, i primi dati sulla qualità dell’aria riscontrati da ARPA Lazio erano decisamente critici. Si era registrato, infatti, un valore di 38 pg/m3 e pur non esistendo un riferimento normativo al riguardo, Arpa aveva ricordato che concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3: “Indicano la presenza di una fonte di emissioni localizzata, ovvero significano che l’incendio ha effettivamente generato diossina”.

In una nota, poi, il Campidoglio ha fatto sapere che successivi dati (21-22 giugno) dell’ARPA Lazio hanno riscontrato un miglioramento e che le diossine sono passate dal valore di 38 pg/m3 a quello di 0,39 pg/m3.

“In via precauzionale – continua il Campidoglio – il Sindaco Roberto Gualtieri ha tuttavia firmato un’ordinanza che dispone: 

* l’interdizione e il divieto di transito e stazionamento per garantire la salvaguardia dell’incolumità delle persone, 

* la rimozione, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti per evitare la reiterazione dei roghi, 

* il successivo campionamento e analisi dello strato superficiale del terreno.

Il provvedimento prevede nel raggio di un chilometro dal fulcro dell’incendio il divieto di consumo e vendita degli alimenti di origine vegetale e animale, il divieto di pascolo e di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata”.

“Inoltre all’esterno di quest’area, fino al raggio di due chilometri dal fulcro dell’incendio, si raccomanda di consumare gli alimenti di origine vegetale, previo accurato lavaggio”, conclude la nota.

Il testo integrale dell’ORDINANZA